Ciclismo

Giro del Trentino Melinda, c'è la tappa di Milordo

Confermata la nostra anticipazione: il 23 aprile si correrà la Ala-Fierozzo



TRENTO. Ci avevamo visto giusto. Anzi, ci aveva visto giusto il nostro caporedattore Paolo Mantovan, che nei “suoi" ambienti, quelli della politica, aveva orecchiato della volontà degli organizzatori del nuovo Giro del Trentino Melinda di rendere omaggio alla memoria di Diego Moltrer, presidente del consiglio regionale prematuramente scomparso nello scorso mese di novembre, per un malore, nel corso di una battuta di caccia. Ed è proprio con i dettagli della terza tappa che si perfeziona il disegno della 39esima edizione del Giro del Trentino Melinda (21-24 aprile). Dopo aver svelato il percorso della cronosquadre di apertura (Riva-Arco, 13,4 km), quello della tappa regina (Dro-Brentonico, 168 km con l’ascesa del Monte Velo) e della frazione conclusiva da Malè a Cles (un omaggio al Trofeo Melinda), gli organizzatori del Gs Alto Garda tolgono il velo dal tracciato della terza e penultima tappa, la Ala-Fierozzo di 183 chilometri. È un’altra frazione tosta e spettacolare, con tre gran premi della montagna e strade ideali per corridori che hanno voglia di attaccare.

Dopo la partenza da Ala, la città del velluto, si percorre un tratto pianeggiante della Vallagarina fino a Mattarello, dove comincia la prima salita della giornata che conduce verso Vigolo Vattaro e quindi nella Valsugana. Inizia il tratto più difficile del percorso, con tre Gpm in successione che possono scatenare la battaglia tra i protagonisti. Il primo è ancora lontano dal traguardo e conduce a Montagnaga, sull’Altopiano di Pinè (2ª categoria). Poi, una volta entrati nella Val dei Mocheni, le due asperità decisive. A Sover, dopo 146 chilometri, si ricomincia a salire verso il Passo del Redebus (1ª categoria, 1455 metri). Un falsopiano introduce al tratto più difficile: 5 chilometri di ascesa con una pendenza media del 9 per cento. Dal passo una lunga discesa porta all’attacco della salita finale verso il traguardo di Fierozzo (2ª categoria, 1127 metri). La parte decisiva del percorso si snoda attraverso la Val dei Mocheni - Bersntol, un luogo incantato per via delle sue bellezze naturali e noto per la presenza di un’isola linguistica germanofona che ha le sue origini nel Medioevo. Qui la comunità mòchena ha saputo preservare la sua identità, mantenendo vive le tradizioni folkloristiche e gastronomiche e conservando l’idioma. E il finale di tappa è un omaggio a Diego Moltrer, ex presidente del consiglio regionale del Trentino Alto Adige recentemente scomparso, una sorta di campione della comunità mochena, che aveva fortemente voluto un arrivo di tappa in questa valle per far conoscere al mondo la minoranza della sua valle incantata. Il Giro del Trentino Melinda ha un precedente nella Val dei Mocheni che risale al 2012. In quella edizione la seconda tappa si concludeva sul traguardo di Sant’Orsola Terme. Il protagonista della giornata fu Damiano Cunego, che si impose con una bellissima azione da finisseur di razza. Cunego è anche il corridore plurivittorioso nella storia della corsa trentina, grazie ai successi nelle edizioni 2004, 2006 e 2007.
 













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