Calcio Serie D

Giacca: «Paziente con il Trento, non con la Figc»

Il presidente e la sentenza del Tar: «So quanto è costata quella stagione in Promozione»


di Maurizio Di Giangiacomo


TRENTO. Non è quella di Giobbe, al quale Dio tolse davvero tutto, per metterlo alla prova. Ma la pazienza di Giacca è comunque notevole. Il “suo” Trento dà qualche segnale di ripresa, va addirittura sul doppio vantaggio su un campo difficile come quello di Crema, ma alla fine si deve accontentare di un punto che non cambia certo una classifica che, dopo sette giornate di campionato, è ancora deludente, per la squadra che – stando ai proclami della vigilia – avrebbe dovuto veleggiare in piena zona playoff. Il semplice fatto che sia preceduta in classifica dal Levico Terme, ripescato sotto l’ombrellone, messo assieme un po’ alla chetichella, partito in sordina ma bella sorpresa di questo avvio di stagione, è eloquente. Ma il presidente dell’Ac Trento è paziente e promette di esserlo ancora a lungo.

Possibile, presidente, che non ci sia nessuno che l’ha delusa, nel gruppo gialloblù?

«Io sono sempre stato paziente, in più sono maturato nel tempo, ho pazienza e ne avrò ancora. Sono tranquillo perché so che raggiungeremo i nostri obiettivi. Quelle che abbiamo fatto sono scelte condivise fin dall’inizio, non sono deluso: accetto le critiche, soffro in silenzio, serve per maturare».

Paziente anche con allenatore e direttore sportivo?

«Saremo pazienti perché crediamo nelle scelte che abbiamo fatto e soffriamo tutti assieme. E comunque non sono decisioni che posso assumere in autonomia, serve un voto del cda. Io sono presidente perché qualcuno mi ha votato e mi ha messo qui. Mi sento come un politico, che lavora per il bene del territorio e non per il proprio tornaconto personale».

Venendo alla partita di domenica scorsa, quello di Crema è un punto guadagnato o due punti persi?

«Pensando alla vittoria di Scanzorosciate ed alla successiva sconfitta patita dalla Bustese, pensavo che da Crema avremmo portato a casa un punto. In realtà, alla fine quel punto ci sta anche stretto, non muove di chissà quanto la classifica ma ci dà maturità e consapevolezza. Il gruppo è solido, è una squadra che lotta e che forse ha sofferto il tifo della Pergolettese, quello che servirebbe al Briamasco».

Torniamo alla pazienza di Giacca. Con la Figc sarà indulgente, dopo che il Tar del Lazio ha sentenziato che non avrebbe dovuto concedere la deroga al Mezzocorona e ripescare voi in Eccellenza nella stagione 2015/2016?

«Non voglio alimentare polemiche, dico solo che alla fine conta solo la sentenza».

Che però potrebbe non essere definitiva, il Comitato provinciale della Figc vuole fare valere le sue ragioni.

«Per me è definitiva e con questa dimostreremo che lavoriamo per il bene del calcio provinciale».

Ettore Pellizzari dice di aver rispettato le regole.

«Ripeto, conta solo la sentenza. Se Pellizzari vuole chiacchierare, chiacchieri pure».

Chiederà i danni alla Figc? Li ha quantificati?

«Anche questa decisione spetta al cda. So quanto ci è costata quella stagione in Promozione: avevamo allestito una squadra per lottare con la Virtus Bolzano in Eccellenza, ci abbiamo sperato fino all’ultimo. Abbiamo stravinto la Promozione, ma abbiamo perso un anno».

La pazienza è finita.

Twitter: @mauridigiangiac

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