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Fondo, niente più sprint nella stagione di Coppa del mondo: Pellegrino per la seconda volta re della specialità

Le finali di Lillehammer non saranno recuperate e nessuno può scalzare il valdostano dalla vetta della classifica



MILANO. Alla vigilia del Mondiale di Oberstdorf la FIS ha comunicato che le finali in programma a Lillehammer non saranno recuperate, e quindi è terminato il programma delle gare sprint della stagione (ad eccezione di quelle iridate).

Federico Pellegrino ha vinto la coppa di specialità grazie ai 439 punti contro il 369 del russo Retivykh, un vantaggio che poteva lasciare comunque il poliziotto di Nus abbastanza sereno sul trionfo finale.

Per il 30enne valdostano si tratta della seconda coppa sprint della carriera, dopo quella già conquistata nel 2016.

A questo punto la Coppa del mondo di sci di fondo si concluderà con la tappa di Engadin del 13 e 14 marzo, dove si svolgeranno una 10/15 km in classico ed un inseguimento in skating da 50 km.

“In una stagione – ha commentato Pellegrino – il Mondiale e la Coppa del mondo vanno avanti su due binari distinti, adesso ero saltato sul binario del Mondiale e, sinceramente, la notizia di aver vinto la Coppa del mondo sprint arrivata due giorni prima della gara iridata mi dà un po’ fastidio. D’altra parte aver vinto la Coppa mi fa molto piacere, soprattutto in una stagione complicata come questa. Generalmente io tiro i bilanci alla fine della stagione e in questo momento non mi sento di avere la lucidità mentale per analizzare tutta la stagione della Coppa del mondo. Rimango concentrato sulla sprint classica del Mondiale. Mi presento al via come un autentico outsider, però voglio giocare le mie carte per poter dimostrare il mio valore, come già fatto a PyeongChang nel 2018. Ci sarà poi la gara a squadre dove, non mi nascondo, l’obiettivo è quello di una medaglia. La sprint ci vedrà gareggiare su un percorso molto duro, reso ancora un po’ più difficile da una neve primaverile. I norvegesi sono i favoriti, ma anche russi e svedesi avranno chances”.













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