Felicetti: «Un successo, grazie ai nostri volontari» 

Euforia al Cermis. Il presidente del comitato organizzatore ha ricevuto i complimenti della Fis Bolshukov euforico: «Questi sono stati i migliori giorni di sempre, ogni cosa è andata benissimo»



Val di fiemme. Calato il sipario arriva un dato eclatante, è un euforico Bruno Felicetti, presidente del comitato fiemmese, a parlare: «Un successo sotto ogni punto di vista, i dati del pubblico, ben 20.000 solo nella gara domenicale. Abbiamo ricevuto i complimenti della FIS, i nostri volontari anche stavolta sono stati un portento». E mentre parla, verso le 18, sul Cermis quasi tutte le strutture erano già smontate, stamattina sulla Olimpia III si scia regolarmente!

Ma sono i protagonisti di giornata che raccontano il clou del Tour de Ski. Mai visto un russo esultare come Alexander Bolshunov: «Questi sono stati i migliori giorni di sempre, perché è la prima volta che riesco ad arrivare così facilmente sul Cermis. In confronto agli ultimi tre anni questo è stato molto semplice, oggi è stato il mio giorno. Oggi ogni cosa è andata bene, ora è difficile esprimersi sul futuro». Gli chiediamo che ne farà del premio di 50.000 euro: «Al momento non ho ancora ricevuto il premio, devo ancora decidere cosa fare riguardo a quello» e se la ride!

Più cupo il viso di Sergey Ustiugov: «Il mio principale obiettivo era fare lavoro di squadra. Oggi c’è stata una classica mass start e la Russia ha vinto il primo e il secondo posto, un buon risultato».

Faccia delusa per Johannes Klaebo: «È una gara tosta, non c’è nient’altro da dire. Per me che si tratti di una mass start o di un inseguimento non fa differenza. Penso che la parte più difficile sia la salita, è davvero complicato arrampicarsi. La strategia russa e quella norvegese penso fossero più o meno le stesse, entrambe le squadre volevano piazzarsi davanti. Il russo non stava spingendo così tanto, quindi penso che la strategia andasse bene per entrambe le squadre. Arrivare sul podio è stata una bella lotta per la squadra norvegese ma ce l’abbiamo fatta. Posizionarsi terzo nella classifica generale è comunque un buon risultato per me».

Chapeau per Simen Hegstad Krueger, vincitore di giornata: «Oggi sono veramente soddisfatto del Tour, è andato come speravo ed è stato ottimo finire in questo modo. La parte più difficile è che quando guardi la salita di fronte a te sembra così dura, puoi perdere la motivazione. Il segreto è continuare ad andare avanti e non mollare mai».”

Miglior italiano il primierotto Giandomenico Salvadori: «La gara di oggi non è andata troppo bene, pensavo meglio. Sono due anni che provo a scalare il Cermis e non riesco mai a fare una gara buona. Faccio proprio fatica, devo tenere il mio ritmo e non riesco a tenere gli altri. Faccio fatica soprattutto quando iniziano i muri. Non penso che gli sci facciano differenza, bisogna avere gambe e motore per arrivare all’arrivo».

Il sorriso e la soddisfazione di Therese Johaug sono difficili da raccontare, lei è categorica: «Mi sono allenata duramente, sono contenta di essere sul gradino più alto del podio e di aver vinto il Tour de Ski per la terza volta, amo questa salita. Ero davanti e non ho trovato particolari problemi o difficoltà. Non mi piace molto la mass start, preferisco l’inseguimento».

Anna Comarella ha davvero portato a termine un Tour eccezionale: «Sono contentissima della salita anche perché all’inizio non ero messa benissimo, ero in fondo al gruppo. Invece poi nella parte finale sono riuscita a recuperare qualche posizione. Sicuramente ho sofferto l’inizio della salita, ho cercato di stare un po’ in gruppo per non fare troppa fatica anche se era comunque tanta. Arrivare qui al Cermis è un sogno».















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