Fabio Trentin preparatore del Venezia in Serie B 

Calcio, dopo la mancata finale con l’Alto Adige, il borghigiano fa ugualmente il salto di categoria


di Daniele Loss


TRENTO. Ci sono treni che, nella carriera di uno sportivo, passano una volta sola. E il 35enne Fabio Trentin sul metaforico convoglio ci è salito senza pensarci troppo: in poche ore il preparatore atletico originario di Borgo Valsugana è passato dalla delusione per non aver raggiunto la finale playoff di serie C con l’Alto Adige ad un contratto triennale con l’ambiziosissimo Venezia che, nella prossima stagione, sarà al via del torneo cadetto con propositi di altissima classifica e promozione.

Nulla accade per caso nel calcio: nella stagione 2012 - 2013 Trentin approdò all’Alto Adige dopo le esperienze nel settore giovanile del Chievo Verona e con le formazioni maggiori di Domegliara e Mezzocorona, e incontrò Stefano Vecchi, “fresco” d’ingaggio da parte della società altoatesina. La collaborazione fu proficua, i biancorossi sfiorarono l’approdo in serie B e, a fine stagione, Vecchi si trasferì al Carpi.

Trentin continuò ad operare a Bolzano, diventando uno dei punti fermi dello staff tecnico: cambiano gli allenatori ma il preparatore atletico non si tocca, visti anche gli ottimi risultati raggiunti dalla squadra. Dieci giorni fa l’Alto Adige è uscito sconfitto dalla semifinale di ritorno dei playoff: la corsa della formazione di Zanetti («sono pronto a scommeterci: diventerà un grande allenatore di serie A», chiosa Trentin) si arresta davanti al Cosenza (che ha poi conquistato la promozione) e il sentimento che prevale è, ovviamente, la delusione. Ma, nel giro di qualche ora, tutto cambia per Trentin: alle 7.30 di lunedì mattina Stefano Vecchi, diventato nel frattempo allenatore del Venezia dopo aver fatto “sfracelli” alla guida della “Primavera” dell’Inter, lo chiama. E gli dice: i want you.

«Ho avuto pochissimo tempo per pensarci – confida Trentin –, ma mi sono reso immediatamente conto dello spessore della proposta. Mi sono confrontato con l’Alto Adige, con cui avevo in essere un contratto anche per le prossime stagioni, e ho trovato un’incredibile disponibilità da parte della dirigenza. A malincuore mi hanno “liberato”, mi hanno fatto un enorme “in bocca al lupo” e permesso d’intraprendere questa nuova avventura. Sono al settimo cielo, lascio una società fantastica e persone incredibile, ma non vedo l’ora d’iniziare un nuovo percorso».

Curiosità: il Venezia passa da un preparatore atletico trentino ad un altro, visto che sino a poche settimane fa il “responsabile” dei muscoli dei calciatori lagunari era il giudicariese Luca Alimonta (già nello staff di Del Neri), trasferitosi a Bologna con Filippo Inzaghi.

«Lo conosco da tanti anni – conclude Trentin –, ho già avuto modo di confrontarmi con lui e lo sentiro ancora prima dell’inizio della stagione. Sono felicissimo: con Vecchi eravamo rimasti in contatto ma, francamente, non avrei mai pensato ad una chiamata. Venezia è una piazza straordinaria, la società è ambiziosa e organizzata in modo incredibile. Nello sport si vive di stimoli: i miei sono massimali».

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