Foto amarcord

Ecco i pionieri del tennis roveretano

Splendida l'immagine degli anni 30' che ritrae i primi praticanti con il maestro maese Giulio Supith


Maurizio Di Giangiacomo


TRENTO. Complimenti a Mauro Galvagni che conquista la palma della foto amarcord più datata e affascinante: è quella scattata alla fine degli anni ’30 che ritrae i pionieri del tennis a Rovereto con il maestro malese Giulio Supith. Da sinistra, i tre fratelli Laich, Mario Comperini (tra i migliori giocatori italiani tra gli anni ’30 e ’40), Barovier, e il maestro Supith. Passando al calcio, antica anche l’immagine del San Rocco di Cembra vittorioso 8-2 sul Faver il 16 agosto 1959. Meno datata la foto della Daonese 1983/84, ma il lettore che ce l’ha inviata ha il merito di aver annotato i nomi di tutti i calciatori: in piedi da sinistra Zimelli P., Nicolini, Zimelli C., De Vecchi, Zanaglio, Colotti, Zimelli R. e Corradi; sotto da sinistra Nicolini, Pellizzari D., Pellizzari G., Tarolli, Zocchi, Corradi A. e Brisaghella.

Alle origini del tennis roveretano

E ancora il San Rocco di Cembra vittorioso sul Faver nel 199, l'Us Calliano del 1977 e la rappresentativa giudicariese del 1981

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