Ecco Cristiano Fusari Dal Bleggio ai massimi livelli del futsal italiano

Trento. Dal Bleggio ai massimi livelli del futsal italiano. Nel campionato di serie A di calcio a 5 pullulano stranieri e oriundi, ma tra gli italiani top level c’è anche il “nostro” Cristiano Fusari....



Trento. Dal Bleggio ai massimi livelli del futsal italiano. Nel campionato di serie A di calcio a 5 pullulano stranieri e oriundi, ma tra gli italiani top level c’è anche il “nostro” Cristiano Fusari. Classe 1991, il “Fusa” ha bruciato le tappe: otto anni fa era un giovane che si affacciava al mondo del pallone a rimbalzo controllato e oggi è uno dei giocatori tricolori più forti e ambiti.

Oggi Fusari indossa la maglia dell’Acqua&Sapone Unigross, una delle candidate alla vittoria dello scudetto ed è uno dei cardini della compagine guidata da Scarpitti, come testimonia anche l’ampio minutaggio collezionato nelle prime gare della stagione. E domani sera sarà già tempo di tornare in campo ad Eboli contro la Feldi.

Tutto inizia nell’estate del 2012 quando, ascoltando i consigli di amici e addetti ai lavori, Fusari decide di “provare” a giocare seriamente a calcio a 5, dopo aver dato spettacolo nel corso dei tornei estivi.

Il funambolo bleggiano, che negli anni ha mantenuto saldissimi rapporti con la sua terra d’origine, “prova” con l’Agsm Verona, dove viene accolto a braccia aperte: si allena e fa parte dell’organico della formazione maggiore, neopromossa in serie A1 e scende in campo anche con la squadra Under 21, dove segna valanghe di reti.

“Lo ammetto - racconta Fusari - quella è stata la stagione in cui ho capito che il mio futuro sarebbe stata nel calcio a 5 ma, allo stesso tempo, la più difficile da quando ho iniziato a praticare questa disciplina. Cambiare sport fu difficile: insomma, quando avevo la palla tra i piedi sapevo cosa fare, mentre tutti gli altri movimenti erano complicati da assimilare per chi, sino a pochi mesi prima, era abituato a giocare sul campo grande e con dinamiche completamente diverse. È stato l’inizio: sono passati otto anni, ma i ricordi sono vivissimi, come se tutto fosse accaduto ieri”.

Archiviata la prima avventura nel futsal, la seconda stagione vede Fusari protagonista con la maglia della Tridentina in serie A2: la situazione precipita dopo i primi mesi ma, nonostante le difficoltà logistiche ed economiche del club, alla fine della stagione arriva un’incredibile salvezza conquistata grazie anche ai suoi 23 gol.

“Un’annata pazzesca - ricorda - vissuta tra mille difficoltà che mi hanno fatto crescere moltissimo, soprattutto sotto il profilo mentale. Centrare la salvezza fu un vero e proprio miracolo sportivo ed è un traguardo di cui vado molto orgoglioso”.

La crescita mentale, per l’appunto, e, allora, il pensiero corre a quando il “Fusa” era un promessa del calcio a 11. Dopo un’eccellente stagione con l’Arco, passa alla “Berretti” del Mezzocorona dove si mette in luce grazie a diverse ottime prestazioni, collezionando anche diverse panchine con la formazione maggiore in serie C2. Nel 2009 i rotaliani lo cedono in prestito all’Albiano, fresco di promozione in serie D. Il “treno” potrebbe essere quello giusto ma…

“Un infortunio, “extra” campo, durante il periodo di preparazione - spiega - mi costrinse ad uno stop di un paio di mesi e poi, lo ammetto, non avevo la testa che ho adesso. Negli anni successivi, infatti, tornai al Comano Fiavè per giocare con gli amici in maniera tranquilla e abbandonando l’idea di fare il professionista. Poi ci fu il “colpo di fulmine” con il calcio a 5 ed… eccomi qui, felicissimo di aver intrapreso un’altra strada”.

Appunto, dopo l’esperienza alla Tridentina arriva il primo grande spostamento: il suo agente, Andrea Bellini (“un amico prima che il mio procuratore. Se siamo assieme dopo otto anni vuol dire che il rapporto va oltre l’aspetto lavorativo: è praticamente un fratello maggiore”), lo manda alla Cogianco Genzano, con cui vince il campionato di serie A2 e lo scudetto Under 21dopo un’avvincente doppia finale contro Aosta.

“Un’annata strepitosa, lunga e intensa, con enormi soddisfazioni. E poi è stata la prima esperienza lontano casa: sono cresciuto tantissimo”

Inizia l’avventura in serie A1 con Genzano ma, dopo un utilizzo piuttosto ridotto, a dicembre passa al Prato in serie A2 dove gioca con continuità, conquistando il quarto posto finale con il team toscano.

“Ambiente bellissimo - rammenta - anche se ci fu un problemino con la dirigenza. Poca cosa, conservo un gran ricordo dell’esperienza in Toscana”.

La Cogianco lo riporta a casa, in panchina è arrivato lo spagnolo Juanlu Alonso, che dimostra di avere subito enorme fiducia in Fusari, impiegandolo costantemente e, infatti, alla fine della stagione le reti realizzate saranno 16, il suo attuale record nella massima serie.

“Da tutti i tecnici ho imparato e continuo ad imparare e tutti mi hanno trasmesso qualcosa - confida - ma mister Juanlu è stato quello che mi ha permesso di scendere in campo con continuità in serie A1. Ero giovane, reduce da un anno in A2, ma lui non ebbe alcun problema a gettarmi nella mischia. È stata la stagione della consacrazione”.

A fine campionato, infatti, segue il tecnico spagnolo al Kaos, con cui conquista anche il primo titolo della carriera, visto il successo nella Coppa Divisione.

Poi l’esperienza alla Came Dosson per una scelta “che abbinava ovviamente il progetto tecnico, ma anche la vicinanza con la mia terra d’origine”. Nell’estate 2019 la prospettiva cambia e Fusari si trasferisce in Basilicata per difendere i colori del Comprensorio Medio Basento.

“Un’ottima annata - puntualizza - condizionata in maniera decisiva dall’emergenza legata alla diffusione del Covid-19, che ha fatto sì che i campionati fossero stoppati in via anticipata. Tutt’ora dobbiamo fare i conti con una situazione difficile, che ci costringe a vivere alla giornata e, dunque, bisogna pensare ad una gara alla volta, senza guardare troppo “oltre” perché, purtroppo, nessuno può avere grandi certezze riguardo il futuro”.

Tutto vero, ma l’Acqua&Sapone Unigross è una delle pretendenti allo scudetto e non può nascondersi.

“Certo che no e l’obiettivo è quello di fare il meglio possibile in tutte le manifestazioni a cui parteciperemo” confida. “Io conosco un solo modo per migliorare raggiungere gli obiettivi prefissati, ovvero lavorare. Lavorare sodo, ad alti ritmi, come abbiamo fatto sin dal primo giorno di preparazione. Il roster? Di altissimo livello, formato da eccellenti giocatori e grandi persone, accomunate da un’enorme passione per il futsal. Siamo professionisti, certo, ma se non ci sono entusiasmo e passione non si va da nessuna parte”.

E, infine, la Nazionale, con Fusari che ha già conosciuto l’emozione d’indossare la maglia azzurra, anche agli Europei del 2018.

“Il momento più bello della mia carriera - conclude -, senza dubbio. Il futuro azzurro? Io, ripeto, lavorerò sodo per l’Acqua&Sapone Unigross, sperando anche di poter tornare a fare parte del gruppo della Nazionale, perché non c’è niente di più bello che difendere i colori del proprio Paese, anche in una gara amichevole. E per quello bisogna essere sempre pronti”.

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