Volley Superlega

Diatec con l’esperienza di Zingel

Intervista al centralone australiano: «Io, Eder e Kozamernik ci integreremo bene»


di Nicola Baldo


TRENTO. Eder arriverà a Trento con addosso le stigmate del campione olimpico e di tutto con la Nazionale brasiliana. Jan Kozamernik invece giungerà ai piedi del Bondone con addosso l’etichetta del giovane di talento in procinto di esplodere. In mezzo a loro ecco Aidan Zingel, il cui approdo in casa Diatec forse è stato considerato meno dell’apporto che, in realtà, il 27enne centrale australiano potrà dare alla causa gialloblù.

«Siamo tre giocatori diversi, ma che ci completiamo bene – commenta il nuovo centrale di casa Diatec – ognuno di noi ha caratteristiche diverse, ma che possono fare il bene della squadra. E questa è una cosa molto buona secondo me, perché in ogni partita sappiamo che tutti e tre avremo l’occasione di poter giocare. E la squadra saprà che, chiunque di noi tre giocherà, faremo al massimo il nostro lavoro».

Due sono le differenze fra il lunghissimo australiano ed i colleghi di ruolo. Zingel, infatti, è l’unico dei tre centrali che conosce molto bene il campionato italiano e che potrà fare con calma tutta la preparazione. «Non penso sarà un problema l’arrivo di Eder e Kozamernik poco prima dell’inizio della stagione – prosegue l'ex centrale di Verona – entrambi si inseriranno presto ed impareranno in poco tempo cosa vuol dire giocare in Italia. Eder ha una lunga esperienza e sa come gestire queste situazioni, mentre Jan è un giocatore molto intelligente».

Giocatore a volte poco “pubblicizzato”, poco appariscente, ma maledettamente importante in campo Zingel. Atleta solido e molto completo in diversi fondamentali, a partire da quel muro in cui la scorsa regular season è stato secondo solamente a Sokolov. Per l’australiano 55 muri vincenti, tanti quanti Giannelli, a soli tre muri da Tsetso. E dopo sette anni a Verona una avventura tutta nuova, adesso, con la maglia di Trento. «In questi primi giorni qui l’impatto è stato subito molto positivo – spiega – la società c’è sempre, per ogni cosa, è molto presente. Fin da quando è arrivata la proposta di Trento non ho avuto dubbi e sono voluto venire solamente qui. Non potevo perdere questa opportunità, fin da quando sono arrivato in Italia il mio obiettivo era arrivare a giocare per un top club ed ora ci sono riuscito. Ancora Lorenzetti non è entrato nel dettaglio di cosa si aspetta da me questa stagione, ma potremo parlare a lungo in questi giorni».

In una stagione nella quale il suo braccio sarà armato da Simone Giannelli, uno che con i centrali gioca parecchio. «Il gioco che la Diatec pratica non è solo molto moderno, ma anche molto divertente – conclude Zingel – non è una pallavolo molto “ingabbiata” o basata solo su una o due soluzioni. C’è grande libertà nel gioco della Diatec, per gli avversari riuscire a studiare come gioca Trento è veramente difficile. Devi essere sempre al centro pronto per i suoi primi tempi o le sue pipe».

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