TENNIS

Debby perde a Creta: "Ero stanca ma resta una grande stagione"

La Chiesa è stata sconfitta all'Itf Heraklion 6-2, 6-0 dalla giapponese Nakano: "Difficile restare sempre concentrata soprattutto se piove"


Luca Pianesi


TRENTO. E’ andata male ieri mattina a Deborah Chiesa sul cemento ellenico dell’Itf Heraklion. L’atleta trentina è stata battuta, infatti, dalla giapponese Yumi Nakano con un secco 6-2, 6-0 e ha dovuto dire addio alla fase finale del torneo, il secondo giocato in due settimane (nello scorso aveva raggiunto la semifinale), dalla nostra portacolori, in terra cretese. «Con la giapponese non è andata bene - spiega Deborah al Trentino- ma era un avversaria ostica. Io sono arrivata a questo match un po’ stanca dopo due settimane di partite ad altissimo livello».

Infatti Deborah, in questi giorni hai collezionato una serie di vittorie importanti con atlete spesso più quotate di te. Hai battuto anche Milena Spreno numero 507 al mondo e te saresti la numero 902. Che vuol dire?

Che questi numeri lasciano un po’ il tempo che trovano. Io li guardo ma non troppo. Spesso ci sono giocatrici fortissime che nel ranking sono molto alte e viceversa. La giapponese, per esempio, è un’ottima giocatrice anche se si trova al 781° posto. E poi conta molto lo stato di forma. Io ieri ero un po’ troppo stanca anche psicologicamente.

E’ difficile giocare una partita ogni giorno per due settimane?

Si è molto impegnativo. Dover mantenere sempre alta la concentrazione e l’attenzione non è facile. Io poi giovedì mattina ho giocato contro Julia Grabher e ho dovuto ribaltare un 4-6 nel primo set che mi è costato tanto. C’era un vento infernale e la partita s’è trasformata più in una lotta di nervi che in una partita di tennis.

Ieri con la Nakano cosa t’è mancato?

La concentrazione soprattutto. In questi giorni il tempo è cambiato anche a Creta. Il vento è freddo e ieri durante la partita ha anche piovuto. Abbiamo dovuto sospendere il match per 10, 15 minuti.

Deleterio.

Si, è quel lasso di tempo che non ti permette di riprendere il riscaldamento perché è troppo breve, e però ti leva la continuità e la fluidità dei movimenti.

Visti i risultati si può dire che il cemento sta diventando la tua “casa”?

Mi trovo bene, devo ammetterlo. Prima quando mi allenavo in Liguria non avevo modo di provare su questa superficie. Da quando sono in Trentino invece ho questa possibilità e mi sto togliendo buone soddisfazioni in partite ufficiali.

Adesso hai ancora una settimana di torneo a Creta poi che succede?

Si chiude la stagione. Devo dire che è stata davvero una buona annata soprattutto in questo ultimo periodo. Ho raggiunto i quarti e gli ottavi a Madrid, la scorsa settimana sono arrivata in semifinale qui all’Itf Heraklion e ai quarti ieri. Mi resta la terza settimana di torneo. Chissà che non riesca a togliermi qualche altra soddisfazione. Ma a prescindere da quest’ultimo risultato sono molto soddisfatta.













Scuola & Ricerca

In primo piano