Arrampicata

Dallabrida sorpresa d’oro, legno amaro per Santoni

Il pubblico del Rock Master Festival attendeva il successo del padrone di casa nella disciplina speed e invece ha dovuto applaudire la rotaliana Elisabetta


di Leonardo Omezzolli


ARCO. Pronti, via. Giornata intensa quella di ieri al Rock Master Festival, dove sono in corso i campionati del mondo giovanili e dove sono scesi in campo gli scalatori della velocità. Sul tetto del mondo per la categoria Youth B femminile la trentina Elisabetta Dallabrida. La giovane atleta di Mezzocorona ha saputo sorprendere tutti con una scalata veloce e pulita. Sfida dopo sfida ha messo in fila tutte le atlete della propria categoria raggiungendo con eleganza quel Top a 15 metri d’altezza.

L’italiana riesce a qualificarsi con un ottimo tempo, 11”40 accedendo così alla fase finale. Qui in una serie di scontri testa a testa fa mangiare il magnesio a ognuna delle sue sfidanti. Passa gli ottavi in 11”20 e i quarti in 10”83. Nello scontro finale valevole per la medaglia d’oro è faccia a faccia con la russa Karina Gareeva. Al semaforo verde le zampate dell’italiana sembrano cedere alla russa, ma un’incertezza di questa le dà modo di superarla aggiudicandosi il gradino più alto del podio in 10’’66.

Amara delusione, invece, per l’arcense Alessandro Santoni che nonostante una qualificazione ineccepibile fallisce il tentativo di andare a medaglia classificandosi 4°. L’atleta di casa accede alla fase finale con un tempo di 6”64 e fino ai quarti non sbaglia un colpo affrontando i 15 metri della parete leggermente inclinata in 6”58. Sono gli ultimi due scontri a scivolargli di mano, prima uscendo dalla sfida per l’oro e poi cadendo davanti alla forza del russo Maksim Diachkov che gli soffia la medaglia di bronzo.

Il mondo dei motori ha la F1, quello dell’atletica i 100 metri mentre per l’arrampicata è la disciplina speed a farla da padrone. Forza, tecnica e molta concentrazione, capacità da concentrare in una manciata di secondi. Un brivido adrenalinico che ha saputo fissare centinaia di appassionati alla più veloce delle discipline dell’arrampicata sportiva. Dopo le fasi iniziali sono 13 gli italiani in gara ma a salire sul gradino più alto del podio è solo l’atleta della categoria Youth B Elisabetta Dallabrida. Tra gli italiani in gara ad andare a medaglia è per la categoria Youth B Leonardo Sandrin di Verona.

Oggi si torna in parete per scoprire chi si aggiudicherà la medaglia di campione del mondo nella categoria lead. Ancora una volta gli occhi sono puntati sul gardenese Filip Schenk, neo campione del mondo U16 boulder.

Dopo le premiazioni la serata è continuata con la cerimonia dell’Arco Rock Legends, gli oscar dell’arrampicata che ieri sera si sono svolti al Casinò municipale. A condurre la serata la giornalista e grande appassionata di montagna, Kay Rush. Due i prestigiosi premi: Salewa Rock Award, dedicato all’atleta che ha segnato la precedente stagione per le sue performance sulle falesie e nel boulder; e La Sportiva Competition Award che va all’atleta che ha marcato con i suoi risultati la precedente stagione agonistica. Tre le nomination per entrambi i riconoscimenti. Rispettivamente Alexander Megos, giovane talento accreditato per il primo 9a “a vista”, Angela Eiter, sei volte regina del Rock Master e Ashima Shiraishi stella nascente del climbing mondiale; Adam Ondra, unico al mondo con il titolo mondiale boulder e lead nello stesso anno, Jain Kim campionessa del mondo 2014 e Jakob Schubert vincitore due volte consecutive della Coppa del Mondo Lead. Vincono la 10° edizione degli Arco Rock Legends per la Salewa Rock Award, Alexander Megos. Mentre per la Sportiva Competition Award si aggiudica la statuetta Adam Ondra.

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