Da novant’anni fucina di campioni del nuoto trentino 

La società di Manazzon e Del Favero. Ha forgiato gli olimpionici Carla Campregher, Marcello Guarducci e Renè Gusperti, oggi è Arianna Bridi, altra illustre rarinantina, a inseguire la qualificazione per i Giochi


LORENZO DI DOMENICO


TRENTO. Compirà 90 anni il prossimo 15 maggio la Rari Nantes Trento, una società sinonimo di campioni per il nuoto trentino, che ha scritto la storia della disciplina a livello regionale ma non solo. Una storia costellata da successi e grandi atleti, ma che ha le basi in un lavoro quotidiano, svolto partendo dai bambini e dal loro divertimento: una “educazione al nuoto” che ha dato e sta dando i suoi frutti anche ad oggi.

La nascita nel 1930

La Rari Nantes Trento nasce nel 1930 da una “costola” dell’Unione Ginnastica, gloriosa polisportiva locale fondata nel 1870, con una scissione causata dalla poca attenzione e dalle poche risorse investite nel nuoto rispetto alle altre sezioni sportive. Erano altri tempi: la sede della società era situata al Gran Caffè degli Specchi dei fratelli Pedrotti in centro storico e gli allenamenti si svolgevano all’allora piscina “Cock” di via Madruzzo. Il primo e storico presidente per ben 30 anni fu Guido Manazzon, uomo che scrisse importanti pagine per il nuoto trentino a livello dirigenziale, che ora dà il nome al centro sportivo di via Fogazzaro. Il testimone passò poi ad un altro “gigante” per la nostra regione a livello dirigenziale come Ito Del Favero, a cui è intitolata la piscina di Madonna Bianca, impianto realizzato dalla sua stessa ditta di costruzioni negli anni ’70 e fin da allora “casa” della Rari Nantes Trento. Nel frattempo gli atleti “rarinantini” iniziavano a farsi conoscere a livello mondiale, partendo da Carla Campregher, che nel ’52 partecipò alle Olimpiadi di Helsinki: una presenza, quella olimpica, a cui la società trentina fece l’abitudine, replicando l’esperienza anche nel ’72 e ’76 con Marcello Guarducci e nel ’92 e ’96 con Renè Gusperti.

L’attività attuale

Oggi la Rari Nantes Trento, che nel passato si è avventurata anche in altre discipline come il basket femminile, si limita alle attività natatorie, accompagnate da alcuni corsi in palestra nell’ambito del fitness e dello star bene, contando 1300 atleti tra tesserati e soci. Da 20 anni alla guida della prima squadra c’è Luca Moser, che da circa 2 anni ricopre anche il ruolo di presidente, uno dei tanti ex allievi dello storico tecnico Walter Bolognani che tutt’ora sono attivi nel mondo del nuoto. Tra le altre discipline acquatiche praticate ci sono anche il nuoto sincronizzato, guidato da Beatrice Todesco, e la pallanuoto, un’attività cresciuta esponenzialmente nel corso degli ultimi cinque anni, dall’arrivo di Francesco Scannicchio, video analista per il Settebello ed allenatore alla Rari Nantes Trento.

Questo solo un piccolo scorcio sulla storia e sul presente di una società che ha contribuito in maniera importante alla crescita del nuoto trentino, trasmettendo la passione per il nuoto a migliaia di bambini, facendoli divertire ed insegnando loro, con il passare degli anni, il valore della fatica e del raggiungimento dei propri obiettivi. Una filosofia che ha permesso di “sfornare” diversi campioni di caratura mondiale, talenti come la classe 1995 Arianna Bridi, che non hanno bisogno di presentazioni e rimarranno nella storia del nuoto.

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