Ciclismo

Coppa d’Oro antica e moderna

Per la 50esima edizione di sabato e domenica torna la Lira assieme alla diretta streaming


di Maurizio Di Giangiacomo


BORGO VALSUGANA. Giunta quest’anno alla 50esima edizione, la Coppa d’Oro unisce antico e moderno. E lo sottolineano le due novità delle gare di sabato (Coppa Rosa per Allieve, partenza ore 11.30, Coppa di sera per Esordienti maschi e femminile, ore 14) e domenica (Coppa d’Oro per Allievi, ore 10.30): la prima novità, che è un ritorno, è quella della Lira che per decenni aveva appunto dato il nome alla corsa, monetine introvabili tornate nella disponibilità degli organizzatori grazie all’impegno della famiglia Comunello; la seconda è la diretta streaming della gara sul sito e sui social network della società organizzatrice (nonché su Bicitv e Pianeta Giovani).

Il presidente del Veloce Club Borgo Stefano Casagranda e il suo “braccio operativo” Ugo Segnana hanno pensato, per l’importante ricorrenza, d’invitare i vincitori delle prime 49 edizioni, tra i quali figurano grandi nomi del ciclismo quali Giuseppe Saronni, Gianni Bugno, Ivan Basso, Diego Ulissi e il nostro Alessandro Bertolini. Ma solo una ventina di loro ha raccolto l’invito: in un primo momento lo stesso Gianni Bugno aveva dato la sua disponibilità, ma è poi stato bloccato da un impegno professionale.

Quella di sabato e domenica sarà comunque una grande festa di ciclismo e della comunità, come hanno sottolineato nei loro interventi, alla presentazione andata in scena ieri pomeriggio al municipio di Borgo Valsugana l’assessore provinciale allo Sport Tiziano Mellarini, il sindaco Fabio Dalledonne, il consigliere provinciale Gianpiero Passamani (che è anche presidente del comitato d’onore) e il presidente della Federciclismo trentina Dario Broccardo. Nonché – come ha sottolineato il presidente dell’Apt della Valsugana, Stefano Ravelli – straordinario veicolo promozionale del territorio e fonte di reddito diretta per le strutture ricettive locali, grazie ai 1.200 iscritti, ai quali vanno aggiunti gli oltre 1.000 giovani ciclisti che nello scorso fine settimana hanno già preso parte alla Coppetta d’Oro. A conferma della vocazione, ormai consolidata, del Trentino e più in particolare della Valsugana quale terra di ciclismo, tanto a livello di campioni (e le imprese compiute in questi giorni dal borghigiamo Matteo Trentin alla Vuelta sono lì a dimostrarlo) quanto sotto il profilo organizzativo e appunto della traduzione di grandi eventi sportivi quali la Coppa d’Oro in volano per il turismo.

Qualche preoccupazione la destano le previsioni meteorologiche. «Se farà bel tempo bene, altrimenti si corre lo stesso, perché non siamo fatti di zucchero», ha detto concludendo il vernissage il presidente Casagranda, che confida che i suoi ragazzi (quinti alla Coppetta d’Oro) possano farsi valere, specie tra gli Esordienti e in campo femminile, mentre tra gli Allievi il trentino più atteso è sicuramente il portacolori della Ciclistica Dro Edoardo Zambanini.

Twitter: @mauridigiangiac

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