Ciclismo: Giro del Trentino, caccia a Nibali

Il grimpeur Liquigas favorito per la dura edizione in agenda dal 19 al 22


Luca Franchini


TRENTO. Vincenzo Nibali, Michele Scarponi e Carlos Sastre sulle rampe della Paganella e di Madonna di Campiglio, in cerca del giusto colpo di pedale e di conferme in chiave Giro d'Italia.
Sarà questo il tema centrale del Giro del Trentino 2011, fresco di promozione a corsa 2.HC e pronto ad apparecchiare la tavola per quelli che saranno i principali candidati al successo della corsa rosa. Un vero e proprio "parterre de roi" per l'evento organizzato dal Gs Alto Garda, presentata ieri nella sala Don Guetti delle Casse Rurali Trentine a Trento. Al via, 152 corridori e 19 formazioni, di cui nove Pro Tour.
I protagonisti. Per la classifica finale, quanto meno sulla carta, sarà braccio di ferro Nibali-Scarponi, con un occhio di riguardo anche per lo spagnolo Carlos Sastre e per il vincentino Emanuele Sella. Attenzione, però, ai possibili outsiders, quali Domenico Pozzovivo, Stefano Garzelli e Premyslaw Niemec, abituali protagonisti della corsa trentina, lo scorso anno vinta da Alexandre Vinokourov, davanti a Riccò e a Pozzovivo, ottimo terzo. Il favorito Nibali, invece, andrà in cerca del bis, dopo il successo del 2008 (davanti a Garzelli e ancora Pozzovivo).
Saranno motivo d'interesse, però, anche le nobili pedalate dell'ex campione del mondo Alessandro Ballan (iscritto proprio ieri) e dei vari Roman Kreuziger, Andreas Kloden (favorito per la crono inaugurale), Mikahil Ignatiev e Thomas Voeckler.
Le tappe. La frazione decisiva sarà sicuramente quella con arrivo a Fai della Paganella: una salita di 10 km con pendenza media del 7,2%, da ripetere due volte nel finale di corsa. Meno determinante, seppur dura e spettacolare, sarà la frazione conclusiva di Madonna di Campiglio, che riporterà alla memoria il "tragico" arrivo di tappa del Giro d'Italia del 1999, che segnò l'inizio della fine del mitico Marco Pantani.
L'apertura, come sempre, spetterà alla cronometro individuale, quest'anno con partenza da Riva del Garda ed arrivo ad Arco (per specialisti), mentre la seconda frazione proporrà l'inedito arrivo a Bezzecca, per quella che sarà la tappa legata al 150º anniversario dell'Unità d'Italia ed alla figura di Giuseppe Garibaldi, con tanto di speciale maglia rossa in palio per il vincitore di giornata.
"Berto", unico trentino al via. Le speranze trentine per la corsa organizzata dal Gs Alto Garda saranno riposte tutte nel veterano Alessandro Bertolini, unico corridore di casa al via. Non ci saranno, infatti, Leonardo Bertagnolli (impegnato al Nord in Amstel Gold Race, Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi), Daniel Oss (anch'egli al Nord) ed Andrea Piechele (alle prese con guai fisici ed ancora lontano dal rientro), mentre le squadre di Cesare Benedetti (NetApp) e Walter Proch (Ora Hotels) non figurano nell'elenco partenti.
Il Trentino tifa "Berto", dunque, chiamato ad una nuova impresa dopo quella dello scorso anno sul traguardo di via Rosmini a Trento, tagliato a braccia alzate. «Il percorso di quest'anno non è certo l'ideale per me - spiega il moriano classe 1971 -, ma qualcosa ci si può inventare. L'obiettivo è quello di disputare una tappa da protagonista e di cercare la miglior condizione in vista del Giro d'Italia. Quale tappa? Sulla carta quella di Bezzecca è la migliore per me».
Vista una carta d'identità che comincia a farsi pesante quello di quest'anno potrebbe essere l'ultimo Giro del Trentino per Alessandro.
«Da un lato lo spero, dall'altro no - continua Bertolini -. Sto lavorando bene, sacrificando la famiglia, ma questo è il mio lavoro. Per il "Giro" si fa questo ed altro. Di sicuro non sarò al via per una passerella finale: quella la farò in pista a Mori».
È il "solito" Bertolini, battagliero come sempre. «E attenti alla mia Androni - conclude -. In salita la nostra è una squadra forte. I big dovranno aver paura di noi».













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