Ciclismo femminile rischia di sparire il Giro del Trentino

L’organizzatore Tiengo: «Nessuna risposta dalla Provincia Senza il sostegno dell’ente pubblico la corsa salterà»



TRENTO. Il Giro del Trentino femminile rischia seriamente di saltare. A lanciare l'allarme, a meno di due mesi dalla corsa, è il presidente del comitato organizzatore Juri Tiengo, che ad oggi non sa ancora se potrà contare sul vitale contributo dell'ente pubblico (Provincia e Trentino Sviluppo). Un tormentone che, precedentemente, aveva interessato anche il Giro del Trentino maschile, ora chiamato ad una fusione con il Trofeo Melinda per guardare con rinnovata fiducia al futuro.

Il Giro del Trentino in rosa, quest'anno, era stato programmato su tre giorni (20, 21 e 22 giugno prossimi), poi ridotto a due sole giornate di corsa (sabato 21 e domenica 22 giugno) proprio in virtù dei problemi di carattere economico e delle poche certezze in materia di contributi pubblici. «Ad oggi c'è il serio rischio che la corsa salti – spiega Juri Tiengo, presidente della Polisportiva Faedo e del comitato organizzazione del Giro – Una gara che per importanza, a livello nazionale, è seconda solamente al Giro d'Italia e che è tra le prime dieci gare al mondo della graduatoria dell'Unione Ciclistica Internazionale (ovvero tra le dieci corse con la classificazione 2.1, la più alta, ndr). Attualmente non abbiamo ancora la certezza della sponsorizzazione da parte di Trentino Sviluppo, da cui attendiamo ancora una risposta, mentre per il contributo dell'assessorato al Turismo bisognerà attendere almeno fino a settembre-ottobre, in quanto attualmente non ci sono fondi da destinare alla nostra manifestazione. Il problema, però, è che la nostra corsa è in giugno e a noi serve avere una risposta, per poter poi accedere ai relativi prestiti. A livello di contributo pubblico, parliamo di cifre che rappresentano un decimo del budget destinato al Giro del Trentino maschile, per noi comunque fondamentale: ora come ora, senza quei soldi, non riusciremmo a coprire le spese di ospitalità della carovana. L'unica cosa che potremmo fare è ridurre il Giro a una sola giornata, con una tappa unica o due semitappe, ma sarebbe sicuramente un ulteriore brutto colpo per la nostra corsa».

I percorsi di gara erano già stati tracciati, con la Mezzolombardo-Mezzolombardo del 21 giugno e la Sarnonico- Sarnonico del 22 giugno. «E c'è grande interesse anche da parte delle squadre, che anche quest'anno sarebbero 24-25, con circa 140 atlete ai nastri di partenza – conclude Tiengo – Abbiamo sempre avuto al via le massime specialiste del ciclismo a livello mondiale e penso che la nostra corsa sia l'unico grande evento internazionale femminile presente in Trentino. Sarebbe davvero un peccato perderlo. Così come sarebbe un peccato perdere l'ora di trasmissione su Raisport che ci è stata garantita dalle 21 alle 22 di giovedì 26 giugno: uno speciale di 60 minuti sul Giro del Trentino femminile, che andrebbe in onda dopo la trasmissione Radio Corsa». (l.f.)

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