Champions, l'Itas travolge Belgrado

Un sonoro 3-0 giocato in estrema scioltezza


Gianpaolo Tessari


TRENTO. Sessantotto minuti. Primo turno del nuovo anno per la Volleyball Champions League. Ed è una gara velocissima. Una sorta di formalità quella andata in scena ieri sera al PalaTrento: del resto la quinta giornata della Pool C della più importante rassegna continentale per club, non aveva nulla da dire alla classifica. Girone ampiamente vinto dai ragazzoni di Stoytchev e ospiti, altrettanto largamente, eliminati.

Era l'ultima gara casalinga per la formazione tre volte Campione in carica (in formato internazionale, ovvero Planet Win 365) contro i serbi del Partizan Termoelektro Belgrado, squadra di belle speranze ma obiettivamente acerba.

Cronaca non proprio da cardiopalma: Stoytchev propone sin dal via una formazione diversa dal recente passato, con Zygadlo e Della Lunga nello starting six preferiti rispettivamente a Raphael e Juantorena. Insomma una squadra in formato relax o quasi. A brillare inizialmente è però ancora una volta la vecchia guardia: in questo caso è Stokr (a segno tre volte consecutivamente) ad offrire ai padroni di casa il primo vantaggio: 4-3. L'allungo è firmato da Djuric nella fase centrale (12-9) con un muro su Minic ed un primo tempo in ricostruita, poi ci pensa ancora l'opposto ceco a firmare il +6 (16-10) con una serie di attacchi che il Partizan non riesce mai a controllare. La fine del parziale arriva quindi velocemente con Sokolov che trova il campo come schiacciatore al posto di Kaziyski e firma il primo setball sul 24-16. A chiudere sulla successiva azione ci pensa ancora una volta Stokr.

Il secondo set rispetta il copione visto nei precedenti scambi: con il muro (a segno Birarelli e Kaziyski con questo fondamentale) Trento scappa via sul 4-0 e nemmeno il tentativo di reazione dei serbi (6-5) mette in bilico le sorti del punteggio. Dopo il primo time out tecnico i gialloblù accelerano con Djuric, ben armato da Zygadlo, e Kaziyski, che firma l'ace del 16-10. Il Partizan prova ancora a reagire (18-16) con Nikolic ma è solo un attimo perché poi la squadra di Stoytchev riparte ancora con Matey (23-18) e chiude con un errore al servizio di Minic dopo che Belgrado aveva annullato due setball.

Nel terzo periodo Stoytchev procede ad ulteriori esperimenti, inserendo sin dal via Sokolov al posto di Kaziyski. Proprio un paio di punti del martello bulgaro permettono il primo allungo (8-6), poi in seguito ci pensa ancora una volta Djuric a difendere il gap (14-11) con un paio di muri e due attacchi ficcanti. Stokr si esalta non solo in attacco ma anche in difesa (16-13). Il rush finale dei campioni del mondo è preciso ed irresistibile: il set si chiude velocemente per 25- ed il 3-0 arriva in poco più di un'ora.

La prima storica partecipazione in CEV Champions League non è stata particolarmente ricca di soddisfazioni per il Partizan Termoelektro Belgrado; con appena una vittoria al tie break nelle prime quattro partite, i campioni di Serbia erano infatti già eliminati dalla competizione e cercavano punti nelle ultime due partite per centrare la qualificazione alla Coppa Cev, a cui accedono le squadre classificate al terzo posto di ogni pool. Ma ieri non era aria.













Scuola & Ricerca

In primo piano