Sport invernali

Arianna Fontana, alfiere senza rivali

Verso i Giochi di Pyeongchang 2018: la stella dello short track vanta longevità e tante medaglie a cinque cerchi


di Marco Marangoni


BOLZANO. Nulla è deciso ma, spulciando tra gli azzurri papabili alla nomina di alfiere per i Giochi olimpici invernali di Pyeongchang, c’è un’atleta che spicca su tutti gli altri per longevità e per le medaglie a cinque cerchi conquistate. Quest’atleta è Arianna Fontana, almeno una volta sul podio nelle ultime tre edizioni delle Olimpiadi delle neve e del ghiaccio.

Se la giunta del Coni giovedì 19 nominerà la 27enne di Sondrio si tratterebbe della prima volta di un portabandiera della specialità dello short track, sport entrato a far parte del programma a cinque cerchi da Lillehammer 1994. Si tratterebbe anche della seconda volta di sempre di un alfiere proveniente dagli sport del ghiaccio. La prima fu nel 2006, a Torino, la pattinatrice di figura Carolina Kostner.

La road map del portabandiera azzurro verso i Giochi in Corea del Sud prevede una tappa prestigiosa, quella di lunedì 18 dicembre, quando il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella consegnerà, in una solenne cerimonia, il tricolore con il quale poi sfilerà il 9 febbraio 2018 alla cerimonia d’apertura dei 23esimi Giochi invernali.

Perché Arianna Fontana sarebbe favorita? Oltre ad essere la campionessa europea in carica della classifica generale e plurimedagliata ai Mondiali, ai Giochi di Torino 2006 fu bronzo in staffetta, a quelli di Vancouver 2010 bronzo sui 500 metri e a Sochi 2014 argento sui 500, bronzo sui 1500 e bronzo in staffetta. Non va tenuto in secondo piano l’aspetto legato ai gruppi sportivi militari. La Fontana è una finanziera. A Sochi 2014 e Vancouver 2010 a portare la bandiera italiana furono due appartenenti all’Arma dei Carabinieri (rispettivamente la leggenda dello slittino Armin Zöggeler ed il fondista Giorgio Di Centa) e a Torino una rappresentante della Polizia Penitenziaria (Fiamme Azzurre con la Kostner). L'ultima portabandiera delle Fiamme Gialle era stata, a Salt Lake City 2002, la sciatrice Isolde Kostner, che già poteva vantare due bronzi olimpici. Altre nomination potrebbero essere quelle dell’emiliano Giuliano Razzoli, oro olimpico in slalom speciale a Vancouver 2010 ma poi sparito dalle posizioni di vertice, l’altoatesino Peter Fill, vincitore delle ultime due Coppe del mondo di discesa libera, e Sofia Goggia, la sciatrice bergamasca che nell'ultima stagione è salita 13 volte sul podio in Coppa del mondo (bronzo iridato in gigante) ed esordiente ai Giochi. Da escludere, invece, un bis della Kostner, già alfiere a Torino.

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