calcio

Anche Andrea Pinamonti in campo contro lo Sparta Praga

Pioli ha convocato ancora il diciassettenne talento noneso per il match di Europa League e lo ha fatto giocare dal primo minuto



MILANO. Ha giocato per 80 minuti e lo ha fatto deliziando tifosi e addetti ai lavori. Anche ieri - non che ce ne fosse bisogno - Andrea Pinamonti, 17 anni di Tassullo, ha confermato tutte le sue potenzialità, giocando con grande personalità nella partita che l'Inter ha vinto per 2 a 1 con lo Sparta Praga.

Una partita "inutile" per i nerazzurri, purtroppo già matematicamente eliminati dal torneo, ma questo non toglie nulla al talento cristallino mostrato anche in quest'occasione dal giovanissimo giocatore trentino cresciuto nelle giovanili dell'Inter e ora passato a tutti gli effetti tra i "grandi".

Andrea aveva già respirato l'aria della prima squadra la scorsa estate, quando aveva preso parte al ritiro a Riscone di Brunico agli ordini dell'ex tecnico Roberto Mancini, che poi lo volle aggregare anche in occasione della tournée americana. Il 24 novembre Stefano Vecchi lo aveva convocato per il match contro il Be'er Sheva e ieri mister Pioli lo ha impiegato fino all'80, dandogli una fiducia ampiamente ripagata.

Per lui, insomma, non si può già più parlare di "promessa". A soli 17 anni, Pinamonti è una splendida realtà non solo del calcio italiano, ma addirittura europeo dato che big come Barcellona, Manchester City, Villareal, Arsenal, Liverpool e Juventus si sono interessate a lui - legato all'Inter fino al 2018 - avanzando richieste d'acquisto.













Scuola & Ricerca

In primo piano