sci alpino

Alla Zuzulova lo slalom di Flachau, solo 13esima Chiara Costazza

Migliore delle azzurre è stata Irene Curtoni, nona



FALCHAU (AUSTRIA). Veronica Velez Zuzulova ha vinto lo slalom in notturna di Flachau. La slovacca, al comando al termine della prima manche, è salita sul podio assieme alla ceka Sarka Strachova ed alla svedese Frida Hansdotter, che hanno relegato al quarto posto la svizzera Wendy Holdener, al secondo posto dopo la prima discesa. Per la Zuzulova si tratta della prima vittoria stagionale. Magro ma meno disastroso del solito il bilancio in casa azzurra. Discreta è stata la prova della valtellinese Irene Curtoni, 12esima nella prima manche e nona al termine. Meno quella della fassana Chiara Costazza, che si è dovuta accontentare della 13esima piazza (14esima nella prima manche). 20esimo posto, invece, per la badiota Manuela Mölgg (28esima dopo la prima manche).

Nella seconda manche le condizioni del fondo della pista sono migliorate perché si è un po’ compattato grazie alla temperatura che si è abbassata a due gradi sotto zero. A Flachau si recuperano ora le gare cancellate per mancanza di neve ad Ofterschwang, in Germania: venerdì pomeriggio slalom speciale e domenica mattina gigante.

Settimana di pausa agonistica per le velociste pure di Coppa del mondo che hanno modo di preparare al meglio l’appuntamento di Cortina di sabato 23 e domenica 24 gennaio con discesa e supergigante. L’allenatore responsabile Alberto Ghezze ha convocato un quartetto composto da Elena Fanchini, Daniela Merighetti, Verena Stuffer e Johanna Schnarf che si allenerà in Val di Fassa fino a venerdì 15 gennaio anche con gli allenatori Michael Mair, Giovanni Feltrin, Marco Viale e Damiano Scolari.

Gli slalomisti preparano invece il quarto appuntamento dell’anno di coppa previsto a Wengen domenica 17 gennaio sulla pista della Val Palot (Brescia), con tre giorni di allenamento che si concluderanno giovedì. A Val Palot sono presenti Stefano Gross, Giuliano Razzoli, Roberto Nani, Riccardo Tonetti, Manfred Mölgg, Cristian Deville e Patrick Thaler.













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