IL VERTICE

Sci, buio fitto su aperture e ristori 

Incontro virtuale tra i vertici dell’Anef, l’assessore Failoni e gli impiantisti trentini. La Provincia prova a spingere per riaprire tra il 25 e il 30 gennaio, ma tutto dipende dai contagi. Guadagnini: «Speriamo nell’approvazione del Protocollo. Oltre 1300 stagionali sono a casa»



TRENTO. Buio fitto per il mondo dello sci. In questo inverno difficile e pieno di insidie, c’è un settore - quello degli impianti a fune - che nei quattro mesi tra dicembre e fine marzo si gioca il 90% del fatturato e che ora è completamente fermo, senza alcuna certezza.

La data del 7 gennaio come possibile riapertura (fissata nel Dpcm del 3 dicembre scorso) viene da tutti considerata ormai impossibile da rispettare e si guarda piuttosto alla fine di gennaio come momento decisivo della stagione. In un incontro virtuale, fissato per ieri pomeriggio, tra l’assessore Roberto Failoni, i vertici nazionali e locali dell’Anef (Valeria Ghezzi e Luca Guadagnini) e gli impiantisti trentini, lo stesso assessore ha spostato ancora un po’ in avanti la data di possibile apertura: si parlava del 25 gennaio, ma ora si ipotizza pure il 30.

Insomma: si naviga completamente a vista. Lo spiega bene Luca Guadagnini: «Dipendiamo dalla curva dei contagi, che si sta abbassando con grande lentezza. L’orizzonte di fine gennaio tiene conto del fatto che tra un mese la diffusione in Italia del virus potrebbe diminuire, ma nessuno ha la minima certezza che questo accada».

Gli impiantisti si tengono pronti, ma vorrebbero più punti fermi dal governo: «Di ristori ancora non si parla e nemmeno le linee guida - fissate nel Protocollo che le Regioni alpine hanno sottoscritto ormai da settimane - sono ancora state prese in considerazione dal Cts. Speriamo che ciò avvenga quanto prima».

C’è poi il tema degli stagionali dello sci, circa 1300 lavoratori che ad oggi stanno finendo la Naspi e che rischiano di rimanere senza reddito: «Stiamo cercando di capire se questi lavoratori potranno beneficiare del Fondo di solidarietà» - ha chiarito Guadagnini. Il quale assicura che, ad oggi, tutte le stazioni si dicono pronte ad aprire a fine gennaio: «Abbiamo definito soltanto che alcuni caroselli potrebbero tenere chiuso qualche collegamento secondario durante la settimana. Certo, se poi l’avvio dovesse slittare ancora rispetto al 30 gennaio, le incognite a quel punto sarebbero difficili da valutare».

 









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