LA NOSTRA PROVA

Il giro del Brenta in treno, sci e bus

Da Trento a Trento usando solo i mezzi pubblici: 80 chilometri sci ai piedi attraversando tre ski area


Andrea Selva e Luca Petermaier


TRENTO Partire da Trento di buon mattino per fare il giro del Brenta in treno, con gli impianti di risalita e infine con il bus che ti riporta in città dopo una giornata sulle piste di Folgarida-Marilleva, Madonna di Campiglio e Pinzolo. Un’idea che non troverete scritta nei depliant turistici, ma che è facile mettere in pratica. Anzi: è facilissimo (sebbene un po’ faticoso) perché gli orari dei mezzi pubblici sembrano studiati apposta. E gli 80 chilometri percorsi sulle piste (tra discese e risalite) renderanno felici anche gli sciatori più appassionati: è più o meno la distanza che serve per coprire il Sella Ronda (il giro dei quattro passi dolomitici) e comunque, accelerando il passo, dalla valle di Sole alla val Rendena (passando per Campiglio) c’è tutto il tempo per superare i 100 chilometri di sci ripetendo le piste più divertenti. Ecco come è andata.

[[(Video) Treno, sci e bus: il giro del Brenta da Trento a Trento]]

L’auto resta in città

Parcheggiate l’auto nel piazzale della stazione ferroviaria Trento-Malé e ricordatevi, al ritorno, di presentare lo skipass alla cassa: pagherete 5 euro, invece della tariffa giornaliera di 10 euro. Da qui in poi attraverserete il Trentino occidentale con i mezzi pubblici e gli impianti di risalita: è una grande soddisfazione.

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Sul treno con gli studenti

Non sono tanti gli sciatori che partono in treno dalla città per una giornata di sci. Capitano, invece, turisti diretti in valle di Sole per una vacanza più lunga. Se partite alle 7 e 10 (l’ora giusta per un giro come questo) viaggerete con studenti, professori e qualche raro “pendolare alla rovescia” che dalla città sale in valle di Non. Da Cles in poi il treno degli sciatori (lo chiamano così) sarà tutto per voi. Il viaggio dura 2 ore perché c’è un binario solo e ogni tanto bisogna fermarsi per lasciar passare il convoglio che scende a valle. Poco male: se non avete voglia di leggere il giornale (che è sempre un’ottima idea) godetevi la vista sui frutteti, sui castelli e sul lago di Santa Giustina.

Sci e mezzi pubblici, integrazione perfetta Orari giusti e mezzi puntuali: dalla città alle piste (anche senz’auto) il viaggio è facile

La stazione intermodale

Se avete fretta di sciare avrete già indossato gli scarponi in treno (le scarpe le avrete riposte nello zaino) e alla stazione di Daolasa vi basteranno pochi passi per raggiungere la telecabina che vi porterà sulle piste di Marilleva. Nella nostra regione accade qui e a Plan de Corones.

Le piste e le montagne

Con150 chilometri di piste l’area Skirama è la più ampia del Trentino. Ce n’è per tutti i gusti (se amate il brivido ricordatevi di provare la Grizzly a Marilleva, il Canalone Miramonti a Campiglio e la Tulot a Pinzolo) ma un giro come questo dà grande soddisfazione anche a chi - oltre a sciare - ama guardarsi intorno: dopo la salita lungo le valli del Noce vi sposterete tra il Brenta e l’Adamello per tornare a casa, quando ormai fa buio, lungo la valle dei Laghi. Per la nostra sosta - tra i tanti rifugi - abbiamo scelto il Graffer al Grosté: non solo perché era (più o meno) a metà strada, ma anche per la sua terrazza super panoramica e soprattutto perché (essendo di proprietà della Sat) abbiamo pensato di non far torto a nessuno.

In telecabina come sul bus

Da Campiglio a Pinzolo ci vogliono più di venti minuti. E non sono pochi per gente che ha voglia di sciare. Diciamo la verità: non c’è la coda per salire su questo impianto a fune. Sulle cabine vedrete anche il logo della Provincia autonoma di Trento che ha partecipato all’operazione. L’obiettivo era quello di togliere auto dalla strada, ma in una stagione anomala come questa il collegamento è entrato in funzione solo nei giorni scorsi. Ma è questo impianto anomalo, dove si deve stare a bordo anche in discesa, inaugurato nel dicembre del 2011, che ha ispirato questo giro del Brenta lasciando ferma l’auto. Un’esperienza dedicata a tutti i trentini che amano la neve, lo sci e la montagna, in una città dove la bellezza è dietro l’angolo: sarebbe un peccato non approfittarne.

Quanto costa?

Quanto costa un giro come questo? Il costo principale è quello dello skipass Super Skirama (47 euro in bassa stagione, come in questi giorni). Il biglietto del treno fino a Daolasa e del bus da Pinzolo costano entrambi 4,70 euro. Infine il parcheggio giornaliero alla stazione Trento Malé è scontato per gli sciatori da 10 a 5 euro.









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