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L’università arriva sulle Dolomiti con il corso in sostenibilità ambientale e la laurea in gestione aziendale

Presentato il progetto che vuole radicare in Fiemme e Fassa percorsi di didattica, ricerca e opportunità per le future generazioni e le imprese: una laurea magistrale e una triennale



TRENTO. Presentato il progetto che vuole radicare nelle valli di Fiemme e Fassa percorsi di didattica, ricerca e opportunità per le future generazioni e le imprese.

L'iniziativa è nata dall'intuizione del giovane imprenditore Andrea Dezulian e di Carlo Dellasega, già direttore generale della Federazione trentina della cooperazione ed oggi manager di azienda.

In sintesi, nei prossimi anni, all'ombra delle Dolomiti, l'università trentina aprirà due progetti didattici: i corsi della laurea magistrale in sostenibilità ambientale e sport, e della laurea triennale in gestione aziendale.

Gli impianti sportivi, quali lo Stadio del Fondo di Lago di Tesero e lo Stadio del Salto di Predazzo, saranno poi trasformati in piattaforme per lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica, di cui potranno beneficiare startup ed imprese trentine.

"Oggi, da Cavalese - ha detto l'assessore Mirko Bisesti - parte una visione a lungo termine che ha come primo orizzonte le Olimpiadi 2026 ma persegue l'obiettivo di radicare sul territorio delle valli di Fiemme e Fassa e dell'Altopiano di Pinè opportunità di crescita scientifica, garantita dalla docenza e dalla ricerca universitaria, ed economica a favore delle imprese trentine e delle valli dell'Avisio in particolare". 

L’idea di Andrea Dezulian ha incontrato l’interesse dell’ex rettore dell’Università degli Studi di Trento, Paolo Collini e dell’attuale, Flavio Deflorian: “L’Università è patrimonio del Trentino e oggi restituiamo ciò che abbiamo ricevuto, in iniziative importanti sul territorio, quali attività formative, ricerca e trasferimento della conoscenza. Per noi questo è un investimento e crediamo che i progetti presentati oggi saranno occasioni di sviluppo”.













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