Scuola

Concorso della scuola, il sindacato va all’attacco: «Ci sono stati quiz sbagliati, rischio ricorsi»

La Flc Cgil: «Abbiamo già rilevato 10-15 quiz sbagliati o formulati in maniera ambigua, chiediamo l’intervento del ministro Bianchi»



ROMA. Quesiti errati o formulati in maniera ambigua, alto tasso di bocciatura, mancata pubblicazione dei quesiti somministrati nelle prove sinora svolte: la Flc Cgil ha scritto al ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi chiedendo un suo intervento su diverse questioni attinenti il concorso ordinario della secondaria in corso di svolgimento.

«Abbiamo già rilevato 10-15 quiz errati - spiega all’Ansa Manuela Pascarella, responsabile precari e reclutamento del sindacato - e serve un dato sulle bocciature». «È interesse della stessa amministrazione evitare il ricorso al contenzioso», scrive il segretario Flc Francesco Sinopoli al ministro.

«Serve un dato sulle bocciature - continua Pascarella - non possiamo solo basarci sulle impressioni dei candidati alle sedi d'esame. E chiediamo la convocazione di un tavolo per discutere una riforma del reclutamento.

Questo ricorso è un disastro annunciato: questo modello basato su quiz a risposta multipla è pieno di nozionismo. Noi invece proponiamo un percorso basato su percorsi abilitanti seri di formazione, in collaborazione con le università, con quote di posti dedicate ai precari», dice Pascarella.

In sostanza finito il percorso di formazione e superati gli esami, si entra in una graduatoria che dà accesso al ruolo.

«In Italia manca la formazione professionalizzante, avremo dei futuri insegnanti che non hanno idea di come si lavora in classe e al tempo stesso l'esperienza dei precari viene buttata alle ortiche. Certo, per un modello come quello che pensiamo noi serve un forte investimento», continua la sindacalista.

Ieri (7 aprile) la Flc Cgil ha convocato una assemblea di precari che ha visto la partecipazione di centinaia di persone: il sindacato conta di interloquire con l'amministrazione in merito a quesiti con risposte sbagliate e a quelli formulati in modo ambiguo, ovvero con più risposte possibili.

«La tutela legale estrema ratio la daremo - dice ancora la sindacalista - ma non siamo amanti dei ricorsi a tutti i costi, certo bisogna dare la giusta tutela delle persone ingiustamente bocciate. Abbiamo rilevato che rispetto alle puntuali segnalazioni sinora inviate dalla Flc Cgil sia interesse della stessa amministrazione evitare il ricorso al contenzioso e, una volta esperite le opportune verifiche sui contenuti dei quiz, assumere le conseguenti decisioni tese a tutelare i candidati penalizzati», scrive Sinopoli nella lettera inviata a Bianchi e al capo dipartimento Stefano Versari.

«Abbiamo chiesto che siano diffusi i dati ufficiali sui candidati che hanno superato le prove scritte sin qui svolte e che questo dato sia aggiornato costantemente con il prosieguo delle prove. Abbiamo chiesto inoltre la convocazione delle organizzazioni sindacali per avviare un ampio confronto sulle procedure di reclutamento e la riforma prevista nel Pnrr.

Questo confronto è oggi necessario e potrebbe costituire un'occasione preziosa per la scuola e per il Ministero di definire finalmente un sistema di reclutamento a regime stabile, affidabile ed efficace, incentrato su solidi percorsi di formazione in ingresso, che consenta di superare il modello nozionistico dei quiz a favore di un modello incentrato sulla formazione delle competenze metodologiche e didattiche irrinunciabili per la professionalità docente», conclude il dirigente sindacale.













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