Leucemia linfatica cronica, la gestione della terapia diventa più semplice



Anemia, ingrossamento dei linfonodi, piastrinopenia, stanchezza, sudorazioni notturne, perdita di peso involontaria sono i principali sintomi della leucemia linfatica cronica, la più frequente fra le leucemie negli adulti (30% di tutte le diagnosi) nel mondo occidentale. Ogni anno, in Italia, si stimano circa 3000 nuovi casi. È una neoplasia ematologica caratterizzata dall'accumulo anomalo di un particolare tipo di globuli bianchi, i linfociti B, nel sangue periferico, nel midollo osseo e negli organi linfatici (linfonodi e milza). Uno dei maggiori ostacoli al trattamento di questi pazienti, che in genere ricevono la diagnosi dopo i 70 anni e spesso presentano una o più comorbidità, è individuare opzioni terapeutiche efficaci e tollerate per la gestione a lungo termine di questa neoplasia ematologica. Difficoltà che oggi possono essere superate grazie all'approvazione della rimborsabilità della molecola acalabrutinib da parte dell'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) nella nuova formulazione in compresse, per pazienti con leucemia linfatica cronica sia di nuova diagnosi sia precedentemente trattati. La dose raccomandata è di 100 mg due volte al giorno.









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