l’intervento

Stremata e disidratata: coppia di 70enni soccorsa sul monte Baldo

Marito e moglie volevano raggiungere il lago di Garda da Bocca di Navene: 1500 metri di dislivello e tanto caldo. Il loro aiuto il soccorso alpino da Rovereto e Verona (foto Enrico Morini – CNSAS SASV Stazione di Verona)



TRENTO. Stanchi, disidratati, certamente non preparati a coprire il dislivello di 1500 metri che dal Bocca di Navene, sul monte Baldo, porta a Navene, sul lago di Garda.

In loro soccorso tre uomini del soccorso alpino (due da Verona e uno da Rovereto) che li hanno raggiunti rifocillati e portati a valle in sicurezza.

Un intervento iniziato con la richiesta d’aiuto arrivata alle 17.45 e terminata quando era già notte, alle 21.15.

"Raccomandiamo – scrive il soccorso alpino di Verona – di intraprendere ogni escursione con l’adeguato quantitativo di cibo e, soprattutto, di liquidi, viste anche le alte temperature del periodo. Meglio portare con sé anche qualche barretta energetica e qualche bustina con specifici integratori”.

Ma veniamo a quello che è successo. Alle 17.45 di sabato 21 agosto la centrale 118 di Verona ha ricevuto la chiamata di due escursionisti tedeschi sulla settantina, marito e moglie, che, partiti a piedi da Bocca di Navene, sul Monte Baldo, erano intenzionati a scendere a Navene, sul Lago di Garda, 1500 metri più in basso.

Arrivati, però, a quota 800 metri, a causa della disidratazione e della stanchezza, non sono stati più in grado di proseguire e hanno chiesto aiuto.

I due non erano in grado di riferire su quale sentiero si trovassero (da Bocca di Navene, verso il Lago, ne scendono parecchi) né a che quota fossero.

Fortunatamente il loro cellulare aveva segnale e, dopo un complesso lavoro svolto dagli operatori di centrale del 118 e del soccorso alpino, grazie alle coordinate estratte dal telefono, è stato possibile geolocalizzarli.

Una squadra di due persone partiva quindi da Verona mentre un terzo volontario raggiungeva il luogo di intervento partendo da Rovereto.

Lasciato il fuoristrada nei pressi del Monte Fubia a circa 450 metri di quota, la squadra ha poi proseguito a piedi e in meno di un’ora di cammino ha raggiunto gli escursionisti rifocillandoli e reidratandoli adeguatamente.

Una volta ritornate le forze, i due sono stati accompagnati al fuoristrada dove sono giunti intorno alle 21.15.













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