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Prenotazioni online per i rifugi trentini. E il Segantini passa da Egidio Bonapace a Carmela Caola

All’assemblea di bilancio di fine anno per i rifugi Sat si è discusso anche di tariffe. Per Ezio Alimonta sono da rivedere



TRENTO. Il “passaggio di consegne” per il rifugio Segantini (in foto), il saluto al presidente Alimonta, le prenotazione online e la necessità di rivedere i tariffari. Sono questi  i temi toccati nel bilancio di fine anno per i 33 rifugi gestiti dalla Sat.

A portare i saluti insieme alla presidente Sat, Anna Facchini, anche due volti noti agli uomini della montagna: Ezio Alimonta, presidente uscente dell’Associazione gestori Rifugi ed Egidio Bonapace, gestore decennale del rifugio Segantini.

Per entrambi è arrivato un caloroso applauso di saluto e la consegna da parte della presidente di un piccolo abete, simbolo dei boschi e della montagna, per l'impegno e il lavoro svolto.

Egidio Bonapace ha quindi augurato buon lavoro a Carmela Caola, giovane e nuova gestrice del Segantini. “Sono stati anni belli quelli passati al Segantini. Per tutti lavorare è fatica, ma dei tanti lavori che ho fatto questo è quello che più mi è piaciuto. Sono un osso duro, un buonista che ha sempre detto anche ciò che non andava. Della montagna si parla sempre un modo enfatico e passionale, ma abbiamo bisogno di investimenti.

Siamo in 550 mila, dobbiamo dirci le cose come stanno e guardare anche ai cambiamenti”.

Ezio Alimonta ha salutato i rifugisti con una raccomandazione: “Nei giorni scorsi è stato eletto il nuovo direttivo dell’Associazione Rifugi, nei prossimi giorni verrà eletto il nuovo presidente a cui già auguro buon lavoro. Ci sono diverse questioni che dovranno essere affrontate e l’impegno è che vi siano proposte congiunte tra l’Associazione e la Sat.

Le tariffe vanno riviste. Cibi e bevande che arrivano in quota hanno costi di trasporto alti che pesano davvero troppo sui gestori, così come non è ammissibile che per dormire si faccia spendere 7 euro. Vanno bene gli sconti a soci e associati ma servono nuovi ragionamenti, così come deve esserci bilanciamento con i gestori privati dei rifugi”.

Anna Facchini ha rimarcato che da parte di Sat ci sarà un impegno a collaborare. “Serve coordinazione e coordinamento – ha detto la presidente – Noi abbiamo 33 rifugi, l’associazione 144. Insieme possiamo avere più voce anche per dialogare con la presidenza del Cai nazionale, il cui presidente Riccardo Giacomelli è anche un trentino.

I gestori sono anche imprenditori e sui nuovi tariffari cercheremo di non avere voci differenti”.

Tra gli ordini del giorno: l'andamento della stagione estiva presentato da Renzo Franceschini, della commissione rifugi; i lavori eseguiti e i nuovi contratti di custodia e gestione su cui si è soffermata la vicepresidente Sat, Iole Manica.

“In questo periodo si stanno rivedendo i contratti di custodia e gestione per ottimizzare spese e investimenti - ha detto Manica. - I contratti verranno rivisti con durata quinquennale per permettere anche agli stessi gestori una programmazione puntuale e trasparente del lavoro e degli interventi”.

Il direttore Claudio Ambrosi ha quindi presentato il nuovo progetto di prenotazione on line per i rifugi, una piattaforma già utilizzata dai club alpini tedeschi, austriaci, sloveni e svizzeri. “Abbiamo invidiato questa piattaforma che non ha natura commerciale perché mette in relazione e collega i rifugi dell’arco alpino e transfrontalieri. È in cinque lingue ha un referente generale a Vienna e uno per ogni paese aderente”.

Il passo successivo sarà quindi quello di invitare i gestori a una valutazione di adesione al nuovo sistema.

Quanto agli impegni 2022, così Sandro Magnoni, presidente commissione rifugi Sat: “Dobbiamo essere positivi e propositivi. La stagione 2021 sostanzialmente è andata bene, recuperando parte di quanto perso nel 2020 anno del covid e delle chiusure.

Il rapporto con i gestori è buono; i lavori di ristrutturazione programmati nelle varie strutture sono stati portati a termine e presentati. Il 2022 ci attende con altri lavori di riqualificazione e responsabilità soprattutto riguardo il corretto utilizzo delle risorse e in particolare di quelle idriche. L’ottica sarà quella di ridurre sempre di più il consumo di plastica potabilizzando, ove possibile, l’acqua”.













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