Montagna

La Sat cerca nuovi gestori per i rifugi Carè Alto, Mandron e Sette Selle

La Presidente Anna Facchini: “Negli ultimi tempi stiamo vedendo un interesse crescente delle giovani generazioni, delle donne, e di chi decide di cambiare vita andando a gestire un rifugio. È un’esperienza ricca di fascino, ma anche di grandi responsabilità”



TRENTO. A.A.A Cercasi rifugisti. La SAT è in cerca di nuovi gestori per i rifugi Carè Alto, Mandron e Sette Selle. Tra i requisiti richiesti, il futuro gestore del rifugio dovrà inderogabilmente possedere conoscenza del territorio, delle vie di accesso al rifugio e ai rifugi limitrofi nonché la capacità di prestare, eventuali, necessarie azioni di primo soccorso, requisiti richiesti dalle norme Provinciali. Chi fosse interessato richiedere la gestione deve inviare domanda all’indirizzo mail: affido.rifugi@sat.tn.it entro domenica 25 febbraio.

Cosa succederà dopo? Un’apposita Commissione istituita da SAT vaglierà gli allegati e i documenti prodotti e sceglierà i candidati idonei che verranno convocati per un colloquio con la Commissione.

“Diventare gestore di un rifugio significa accogliere escursionisti e turisti, offrire servizi essenziali, conoscere e spiegare il territorio, essere capaci di lavorare in squadra - dice Anna Facchini, Presidente SAT. - Negli ultimi tempi stiamo vedendo un interesse sempre crescente delle giovani generazioni, delle donne, e di chi decide di cambiare vita andando a gestire un rifugio. Non c’è più solo un passaggio generazionale, una passione che si tramanda in famiglia, stiamo ricevendo richieste anche da chi decide, per la prima volta, di cimentarsi in quest’avventura ricca di fascino ma anche di grandi responsabilità”.

Intanto SAT dà il benvenuto al nuovo rifugista del rifugio alpino Ciampediè (“Campo di Dio” la traduzione del toponimo ladino) in Val di Fassa. Si tratta di Jacopo Bernard, 30 anni, originario di Vigo, che porterà avanti la passione di famiglia. Bernard, a soli 22 anni, è stato il più giovane rifugista del Trentino con la gestione del Vallaccia e oggi si appresta a intraprendere una nuova esperienza.

“Mio papà per quasi 30 anni ha gestito il rifugio Capanna Piz Fassa e nell’85 ha costruito il Vallaccia. La mia vita è sempre stata in montagna, sono nato a maggio e a giugno ero già in rifugio – dice Jacopo Bernard –Tra i lavori che ho svolto c’è stato anche quello di raccontare la montagna, fare formazione e informazione. A giugno riapriremo il rifugio Ciampedie, ci sono dei lavori da fare, noi intanto stiamo pensando a come gestiremo la struttura, al personale che servirà”.













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