gli interventi

Escursionisti e ciclisti in difficoltà: 5 chiamate in 24 ore per il soccorso alpino

Il racconto di una giornata della stazione di Verona che per un intervento ha avuto l’aiuto di Ala: sono andati a recuperare in ciclista che sorpreso dal temporale, aveva paura a rientrare a casa



TRENTO. “Sono cinque le chiamate ricevute dalla Stazione, in ventiquattro ore, in questa calda fine di giugno”. Inizia così il racconto di una lunga giornata estiva da parte della stazione del soccorso alpino di Verona. E il titolo che viene dato allo scritto è emblematico: “è cominciata l'estate”. Cinque interventi in 24 ore con anche l’intervento dei colleghi del soccorso alpino di Ala.

“La prima – si legge – è avvenuta alle 19 di martedì 29 giugno per 2 persone, mamma e figlia adolescente, stanche e incapaci di rientrare autonomamente dopo aver percorso alcuni sentieri del comprensorio della Valsorda. Geolocalizzate, grazie al servizio in uso al Soccorso Alpino e Speleologico, in un punto della Val Baiaghe (parallela della Valsorda), sono state raggiunte da una squadra partita dal basso e da un Vigile del Fuoco verricellato nelle vicinanze. Dopo essersi accertati delle buone condizioni fisiche delle donne, i tecnici le hanno riaccompagnate a valle e consegnate ai carabinieri, giunti nel frattempo sul posto, che le hanno condotte a malga Biancari dove le escursioniste avevano la loro autovettura.

La seconda chiamata, intorno alle 11 del 30 giugno, per una caduta in mountain-bike in zona Monte di Sant’Ambrogio di Valpolicella. La centrale del 118 di Verona ha inviato sul posto l’eliambulanza che è riuscita ad atterrare non distante dall’infortunato mentre una squadra di 4 persone, partita da Verona, saliva con il fuoristrada per eventuale supporto. L’equipe dell’elisoccorso è riuscita a raggiungere a piedi il ciclista (che nella caduta ha riportato un forte trauma alla spalla destra), a stabilizzarlo e a metterlo in barella, pronto per essere recuperato con il verricello. 

Nel pomeriggio, alle 17.30, la centrale del 118 di Verona ci ha messo in contatto con un ciclista con la mountain-bike che, sorpreso da un forte temporale, era impaurito e non più in grado di rientrare autonomamente.  Geolocalizzato è risultato essere in territorio trentino e la chiamata è stata quindi passata alla Stazione di Ala, competente per zona.

Dopo qualche ora, alle 19.45, siamo stati attivati per il mancato rientro di un signore anziano andato a camminare nella zona delle pale eoliche di Rivoli Veronese. Immediatamente una squadra di due persone si è recata sul posto mentre altre due squadre partivano da Verona. Fortunatamente, dopo pochissimo tempo, il signore è stato trovato in discrete condizioni non lontano dal luogo dove aveva parcheggiato l’automobile.

Infine l’ultimo intervento, intorno alle 21.20. La centrale del 118 di Verona ci ha attivato per un’altra caduta in mountain-bike. La zona è quella del monte Moscal sopra l’abitato di Affi e il punto esatto è stato trovato sempre grazie alla geolocalizzazione. Un volontario che abita in zona è partito immediatamente e in breve tempo ha raggiunto, insieme agli operatori dell’ambulanza, l’infortunato che cadendo, dopo aver rotto il caschetto, si era procurato un trauma cranico-facciale. Nel frattempo altre due squadre partivano da Verona e giungevano sul posto, mentre il ciclista veniva recuperato e accompagnato all’ambulanza".

Le foto sono del soccorso alpino di Verona. 













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