le prospettive

Turismo, il Garda veronese va in cerca di nuovi record

Dopo che nel 2023 per la prima volta sono stati superati i 14 milioni di presenze


di Daniele Peretti


GARDA VERONESE. Per la stagione 2023 il Garda veronese si è confermato come seconda destinazione turistica veneta. Per la prima volta sono stati superati i 14 milioni di presenze. A “reggere” il dato le presenze straniere che si segnalano anche per soggiorni più lunghi rispetto a quelli degli italiani, ma per tutti a prevalere è il turismo familiare. Nel 2023, rispetto al 2019, si è perso il 4% dei pernottamenti, mentre l’extra alberghiero ha registrato un incremento pari all’11%.

Le prospettive per il 2024. Di certo sarà un’altra stagione d’oro per i campeggi gardesani: le soluzioni offerte sono aumentate del 3,4% ed i prezzi medi sono passati da 95,9 euro a 117,7. L’apertura sarà coincidente con le festività pasquali, poi si andrà avanti fino a settembre inoltrato. Con la nuova stagione si potranno valutare gli effetti della nuova promozione nata dallo studio svolto l’estate passata dall’Osservatorio per il Turismo sul Lago di Garda dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, in collaborazione con la Comunità del Garda. Ne è emerso anche che il turista che sceglie il Lago di Garda cerca un’informazione diretta ed affidabile e come il passaparola sia ancora fondamentale per avvicinare il turista al Garda che ha la massima fiducia nei confronti degli Iat (Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica) territoriali.

Un’altra caratteristica è quella della mobilità: il turista sceglie il Garda come sede della vacanza per poi partire per escursioni non solo territoriali, ma anche verso Verona, Brescia, Venezia e Milano. A livello di informazione per gli operatori del settore, dal marzo dello scorso anno è operativo il format “Resta sul pezzo” che propone specifici webinar; quello che è certo che questi dati confortanti non devono rappresentare un punto d’arrivo, ma tutto il settore alberghiero gardesano dovrà migliorare ancora per reggere una concorrenza che è sempre più "agguerrita”.













Scuola & Ricerca

In primo piano