il caso

Anche a Desenzano la protesta contro la ciclabile del Garda

Si propone un percorso misto terra acqua da realizzare in collaborazione con Navigarda


di Daniele Peretti


DESENZANO. Ha fatto tappa a Desenzano il tour itinerante di protesta del “Coordinamento interregionale a tutela del Lago di Garda” espressione di una trentina di associazioni ambientaliste lombarde, trentine, altoatesine e venete.

La segnalazione. Gargnano, Tignale e Tremosine non potranno essere collegate tra loro col progettato anello della ciclabile del Garda a causa della delicatezza geologica dei territori, ma anche per la presenza di pareti rocciose sulle quali sarebbe azzardato intervenire, ci sono inoltre problemi paesaggistici.

La proposta. Le associazioni propongono di pensare ad un percorso misto terra acqua da realizzare in collaborazione con Navigarda che dovrebbe mettere a disposizione le motonavi per i trasbordi. La contestazione è rivolta anche alle opere previste nell’Alto Garda: “Sono aree di elevatissimo valore paesaggistico e naturalistico, ma anche ad alto rischio geologico: il progetto prevede la costruzione di impattanti passerelle sospese con paramassi, nuove gallerie artificiali, passerelle sorrette da pilastri nel lago. Nel merito – viene comunicato dal coordinamento delle associazioni - il direttore di Navigarda Giuseppe Mafale si è dimostrato aperto a qualsiasi dialogo e collaborazione futura col Ministero e con le Regioni che ne facessero richiesta, al fine di ipotizzare proposte alternative che coinvolgano l’intermodalità del servizio per consentire la chiusura dell’anello di ciclovia nei punti rilevati critici usando la via d’acqua». Un’ipotesi di non facile attuazione se consideriamo che l’aumento dei battelli richiederebbe un aumento del personale e delle infrastrutture, ma in modo particolare dovrebbe essere sostenibile a livello economico. Ma siamo all’inizio. Il prossimo incontro i rappresentanti dell’associazione lo avranno con i referenti della regione Lombardia con la speranza che ci possa essere anche la partecipazione di rappresentanti del Ministero. Poi si tratterà di decidere unitariamente quale sarà il modo migliore per promuovere il cicloturismo che ha un ruolo strategico.













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