i funerali

"Ora correte tra gli angeli", a Verona l’addio a Tommaso e Michele

Le parole del papà al funerale dei due bambini morti nel crollo di una ghiacciaia. Rose e giochi sulle bare (foto Elisa Pasetto/L'Arena)



VERONA. «Adesso correte tra gli angeli del cielo ma vegliate sempre sui vostri fratelli e sorelle e su di noi, angelini nostri». Così, trattenendo le lacrime a fatica, oggi il papà di Tommaso ha salutato il suo bambino e Michele, tragicamente morti nel crollo della ghiacciaia, sabato scorso, sui monti della Lessina, al confine tra Veneto e Trentino.

I funerali dei due bimbi si sono svolti stamani (7 luglio) nella piccola chiesa di Montorio, 200 posti tutti occupati e tanti altri allestiti per l'occasione nel vicino capo sportivo.

Sulle bare bianche, davanti al prebisterio, c'erano le foto dei due bambini con rose bianche; su quella di Tommaso un libro sugli alberi e un trattore giocattolo. C'erano i compagni di classe, con un fiore in mano, il vescovo di Verona, monsignor Giuseppe Zenti, che ha celebrato le esequie, e il sindaco Federico Sboarina, visibilmente commosso, e altre autorità locali. Alle 9.30, in concomitanza con le esequie, d'accordo con la Diocesi, le campane di tutte le chiese cittadine hanno suonato a morto, in segno di partecipazione e di vicinanza.

Il Comune di Verona e quello di Sant'Anna di Alfaedo, dove è avvenuta la tragedia, hanno decretato il lutto cittadino. Zenti nella sua omelia si è rivolto ai compagni di scuola di Michele e Tommaso: "Non hanno vissuto invano - ha detto - la vita è sempre un dono, pur breve che sia. Preghiamo perché questa ferita non diventi disperazione, sentiteli sempre come vostri figli, vostri fratelli vicini a Dio. Tommaso e Michele stanno ora correndo nei prati del Paradiso".

Nel suo indirizzo alle famiglie ha invitato poi a ringraziare "questi due ragazzi meravigliosi che ci hanno insegnato che la vita va vissuta al meglio". A fatica, poi, i genitori delle due piccole vittime, hanno letto le loro lettere di saluto ai figli, ricordando le piccole passioni e il loro carattere esuberante. «Impossibile lenire un dolore di questo tipo - ha detto Sboarina - la città si è unita del cordoglio. Non vi lasceremo mai soli. Là fuori c'è tanta gente che vi vuole bene". 













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