ambiente

Oggi è la giornata mondiale della Terra: per salvarla bisogna agire subito

L’obiettivo è quello di dimezzare le emissioni di gas serra in questo decennio: ecco cosa si può fare


Carlo Bridi


TRENTO. Ricorre oggi “The Earth Day”, la giornata mondiale della Terra, una giornata molto importante in quanto il 22 aprile di ogni anno è stato fissato dalle Nazioni Unite, per ricordare i problemi del nostro pianeta e per richiamare l’attenzione di tutti su un tema cruciale per la nostra esistenza: la salute della Terra che è gravemente malata come evidenziano tutti i rapporti scientifici presentati anche recentemente.

L’evento coinvolge un miliardo di persone in 192 paesi. Il messaggio dell’ONU è molto chiaro: “dobbiamo agire subito per proteggere la ns/ salute, ne ns/ famiglie e l’ambiente per costruire un futuro più equo, più verde e più solidale”.

La giornata cade in un momento drammatico: i dati a disposizione ci dicono che la presenza di Co2 nell’atmosfera ha raggiunto le 424 p.pm. la febbre del pianeta aumenta a quota 1,45 gradi rispetto all’era pre industriale, non siamo mai stati così vicini alla soglia critica (dato dell’organizzazione metereologica mondiale), indicata da COOP di Parigi del 2015. Le condizioni di meteo estremo coinvolgono tutto il mondo: temperature record, tempeste tropicali, nevicate insolite, forti siccita’ alternate a enormi quantità di piogge, gelate tardive che sono diventate la norma, grandinate sempre più vaste e pesanti.

Ma il conto più salato lo devono pagare i paesi impoveriti che sono molto meno responsabili delle emissioni di Co2. L’ammontare dei costi del cambiamento del clima è stato fatto da Italia Source: nella sola Italia il cambiamento climatico è costato 210 miliardi di euro negli ultimi 40 anni. La siccità ha colpito pesantemente particolarmente i paesi impoveriti ma è sempre più estesa anche da noi. Le prospettive? non lasciano sperare nulla di buono.

Se proseguiremo con questo trend i ghiacciai si scioglieranno, i mari si innalzeranno facendo sparire intere isole, l’acqua verrà a mancare ancora di più in molte parti del mondo. Pensiamo che oggi nel mondo 2.2 miliardi di persona non hanno accesso a fonti di acqua potabile (rapporto OMS); l’obiettivo ONU contenuto negli obiettivi del 2030 di dare l’acqua potabile a tutti rimane un pio desiderio. Inoltre, con l’aumento della temperatura aumenteranno le iniquità e i conflitti rendendo sempre maggiore la vulnerabilità delle comunità povere.

Un altro dato che ci indica che la Terra è gravemente malata ci viene dalla data in cui il pianeta anno dopo anno esaurisce le risorse disponibili per l’intero anno, nel 2023 aveva esaurita da noi la capacità di rigenerazione dell’intero anno a fine giugno. E il quadro è destinato a peggiorare. I più esposti da questa situazione? sono i bambini sotto i 5 anni, nel 2023 sono morti per le malattie causate dalla cattiva qualità dell’acqua consumata nella più assoluta indifferenza 4.900.000. Ciò mentre l’incremento demografico e il generale miglioramento delle condizioni di vita comporta una maggiore richiesta d’acqua.

Quali le prospettive? Secondo l’ONU per il 2050 il 51% della popolazione sarà a rischio idrico. Questo mentre l’insicurezza alimentare e idrica portano anche le guerre per l’acqua sempre più frequenti vedi Medio Oriente. Il rapporto IPCC 2023 afferma come coloro che hanno contribuito meno al cambiamento climatico sono i più colpiti da questi fenomeni. Basti pensare che quasi la metà della popolazione mondiale vive in zone altamente vulnerabili. Ma la mancanza d’acqua porterà all’aridità dei terreni e alla conseguente mancata produzione agricola, mentre il numero delle bocche da sfamare è destinato ad aumentare con la conseguente aumento delle persone che soffrono la fame. Ma noi cosa possiamo fare? L’obiettivo è quello di dimezzare le emissioni di gas serra in questo decennio. Come? accelerando la produzione di energie pulite, riducendo l’uso della macchina a favore della bicicletta e dei trasporti pubblici o andando a piedi fondamentali per migliorare la qualità dell’aria. Clima e ecositemi sono interconnessi dobbiamo impegnarci per una conservazione efficace ed equa di almeno il 40-50% del suolo terrestre afferma il rapporto IPCC. L’evento sarà celebrato oggi da ASSFRON all’Istituto Rosa Bianca di Cavalese dove i volontari dell’associazione e l’A.d. di Bio Energia Fiemme Andrea Ventura intratterranno oltre un centinaio di studenti in un incontro organizzato dal prof. Andrea Acquisti.













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