la protesta

Venerdì anche in Trentino sarà sciopero

Burli (Cgil) e Alotti (Uil): «Saremo in piazza per ribadire che il Jobs Act non crea lavoro». Corteo dalle 9 a Sociologia



TRENTO. La legge delega di riforma del mercato del lavoro e la legge di stabilità sono i temi più scottanti per il sindacato in queste settimane. E su questi due provvedimenti - il primo già approvato in via definitiva ma ancora in attesa dei decreti attuativi, il secondo in fase di discussione parlamentare - si concentrano le proposte di Cgil e Uil che faranno da sfondo allo sciopero generale indetto dalle due organizzazioni sindacali a livello nazionale per venerdì 12 dicembre.

Lo sciopero di otto ore o dell'intero turno e giornata di lavoro riguarderà tutte le lavoratrici ed i lavoratori anche in Trentino, esclusi i dipendenti di Trentino Trasporti. «Saremo in piazza anche a Trento - spiegano i segretari generali di Cgil e Uil del Trentino, Paolo Burli e Walter Alotti - per ribadire che il Jobs Act non crea lavoro. In questa drammatica fase di recessione il Governo dovrebbe occuparsi di investimenti per far ripartire la crescita e degli stanziamenti necessari per garantire a tutti coloro che hanno perso il posto di lavoro veri ammortizzatori sociali».

Per i due segretari generali su questo fronte la legge di stabilità nazionale non dà le necessarie garanzie. «A Roma - argomentano Burli e Alotti - dovrebbero prendere a modello le politiche del lavoro che abbiamo costruito in questi anni in Trentino: strumenti contro la povertà, ammortizzatori sociali più forti, condizionalità nella percezione dei sostegni al reddito e politiche attive del lavoro per aiutare i disoccupati a ricollocarsi. Per realizzare questi interventi servono risorse e su questo fronte la legge di stabilità non dà ancora risposte adeguate».

Con lo sciopero di venerdì 12 dicembre Cgil e Uil chiedono inoltre la cancellazione delle iniquità contenute nella legge Fornero sulle pensioni, il sostegno al lavoro debole, il superamento dei contratti più precarizzanti, una lotta senza quartiere contro elusione ed evasione fiscale, il rinnovo dei contratti pubblici scaduti da ormai sei anni, la difesa del sistema di welfare di cui sono parte integrante anche i servizi gratuiti offerti dai patronato che il governo intende ridimensionare riducendone drasticamente il finanziamento.

«Quello che chiediamo al Governo sono provvedimenti che sostengano la crescita economica e il lavoro. Per farlo bisogna abbandonare in fretta le cieche politiche di austerity che hanno portato solo ad un aggravamento della crisi. Siamo pronti a fare la nostra parte per sostenere le riforme necessarie a far ripartire il Paese, ma ora è il Governo che deve cambiare rotta», dicono in coro Alotti e Burli.

Per quanto riguarda l'organizzazione della giornata del 12 dicembre, in occasione dello sciopero Cgil e Uil del Trentino manifesteranno lungo le strade del capoluogo. Il concentramento è previsto alle ore 9 del mattino in via Verdi a Trento, di fronte alla facoltà di sociologia. Da lì partirà un corteo che percorrerà via Rosmini, via Giusti, Via Perini e corso Tre Novembre e raggiungerà la sede del Commissariato del Governo dove si terranno i comizi conclusivi. Oltre agli interventi di studenti, lavoratori e dei segretari generali provinciali, interverrà anche il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna.













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