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Sciopero a oltranza per i lavoratori del porfido in Trentino

Decisione all'assemblea di Albiano, oggi presidio e corteo (foto Ansa)



TRENTO. I lavoratori del porfido andranno avanti con la protesta anche nei prossimi giorni. L'assemblea degli operai, convocata al termine del presidio ad Albiano, ha deciso all'unanimità per lo sciopero ad oltranza, fino a quando i datori di lavoro non saranno disposti a trattare concretamente per migliorare salari e le condizioni di lavoro. "Dai lavoratori abbiamo avuto un mandato pieno per portare avanti la mobilitazione. Questa determinazione è anche segno della condizione di esasperazione degli operai, stanchi di non vedere riconosciuta la giusta dignità alla loro fatica. Gli imprenditori non possono continuare ad ignorare il malessere dei loro dipendenti. La protesta va avanti fino a quando non dimostreranno disponibilità al confronto", dicono Giampaolo Mastrogiuseppe, della Fillea Cgil, e Fabrizio Bignotti, della Filca Cisl.

Gli operai - informano i sindacati - chiedono un aumento in busta paga di 200 euro sulla parte fissa della retribuzione. Le imprese sono disposte a mettere sul tavolo del contratto provinciale solo 80 euro sulla parte variabile della busta paga, quindi su mensa, trasporti e premio di risultato, e sul cottimo.

Oggi i sindacati e gli operai hanno dato vita ad un corteo sulla strada provinciale che porta alle cave. Domani si prevedono nuovi presidi e cortei nella zona delle cave.













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