Itas vola nonostante la crisi

Utili del primo semestre in forte crescita, il gruppo si consolida in tutti e tre i settori


di Giuliano Lott


TRENTO. Crescita record per Itas: nell’ultimo semestre il settore Mutua ha fatto registrare un +22% nella raccolta premi, mentre l’utile ante imposte è oltre il 100% superiore rispetto al semestre precedente, per un totale di 2.541 mila euro. Il margine di solvibilità è di gran lunga superiore a quanto richiesto per tutte le società del Gruppo e in particolare, Itas Mutua registra un indice quasi 4 volte superiore.

Il presidente di Itas Mutua, Giovanni Di Benedetto, è soddisfatto: «Nell’ultimo triennio abbiamo assunto più di 40 persone, introdotto oltre 500 tra agenti e collaboratori (132 collaboratori e subagenti solo nel primo semestre 2012) e superato ormai il numero di 400 agenzie e subagenzie». Oggi Itas ha alle proprie dipendenze oltre duemila persone, alle quali dedica importanti risorse per la formazione (oltre mille ore). Ma è soprattutto il contesto di crisi a rendere orgogliosi dei risultati i vertici del gruppo: l’agenzia “Fitch Ratings” ha confermato per Itas la valutazione di rating positivo del 2011.Ermanno Grassi, direttore generale, commenta gli obiettivi raggiunti in netto anticipo rispetto alle previsioni. «Ciò porterà, nelle previsioni, al sostanziale raddoppio della dimensione che avevamo solo tre anni fa. Gli indicatori tecnici e di efficienza dimostrano che le scelte strategiche nell’ultimo triennio sono corrette e ci consentono di irrobustire ancor più il gruppo».

Vediamo il conto economico e gli investimenti a confronto: nel primo semestre 2011 l’utile prima delle imposte era 1.047 mila euro, mentre ora è salito a 2.541 mila euro. Il rapporto tra spese e ricavi (“combined ratio”) al netto dell’evento terremoto è di 97,7% (99,6%), mentre il saldo tecnico è di 113 mila euro, contro -565.000 del semestre 2011. Questo dato è significativo: averlo raggiunto, nonostante l’evento straordinario del sisma che ha colpito l’Emilia a maggio, «significa - commenta Grassi - aver saputo assumere le giuste scelte di copertura dei rischi». Negli investimenti, le difficoltà correlate alla crisi generale sono al momento rientrate e non hanno appesantito il saldo della gestione ordinaria, balzato a 2.468 mila euro rispetto agli 870mila dello scorso anno. Indicazioni positive anche dalla società del Gruppo dedicata alla bancassicurazione. A pesare sono i rendimenti finanziari: la raccolta premi del primo semestre 2012 registra un incremento del 56,6% rispetto al 2011. Buono e costante l’andamento tecnico, con un rapporto positivo tra sinistri epremi (53,5%). Per Itas Vita Spa, il presidente Marco Radice evidenzia «il margine tecnico in crescita che registra un saldo positivo di 5.473 mila euro, oltre il doppio del 2011. In diminuzione anche le spese di amministrazione (-9,4%). Nel complesso il risultato prima delle imposte è di 8.345 mila euro (3.849 mila nel 2011). PensPlan Plurifonds incrementa del 19,15% il patrimonio, che oggi supera i 270 milioni di euro. Aumentano gli iscritti (+7,95%) superando quota 40 mila. Per la bellunese Assicuratrice Val Piave Spa, i premi nel primo semestre 2012 ammontano a 13,3 milioni di euro contro i 12,2 milioni registrati lo scorso anno (+8,6%). Il volume totale degli investimenti ha raggiunto 56,1 milioni di euro con proventi ordinari patrimoniali e finanziari netti maturati nel semestre per 1.074 mila euro. L’utile lordo è di 1.673 mila euro.

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