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Disoccupazione in crescita: sfiora il 7%

Nel secondo trimestre 2013 in Trentino era al 6,2%, oggi è al 6,9%. La Cgil: «Ma gli occupati aumentano di 3 mila unità»



TRENTO. Cresce ancora il tasso di disoccupazione su base annua in Trentino (+0,7%), cala, invece lo stesso dato rispetto al primo trimestre di quest’anno (-0,5%). Lo rivela l’Istat che segnala come il dato della disoccupazione della nostra provincia, pur in aumento, resta tra i migliori in Italia, secondo solo a quello registrato in Alto Adige (dove i disoccupati scendono al 4%). Ed ecco, dunque il dettaglio: torna a salire il tasso di disoccupazione in Trentino su base annua che nel secondo trimestre di quest'anno si attesta al 6,9% (nello stesso periodo del 2013 era il 6,2%) mentre sul trimestre precedente, cioè a marzo 2014, il tasso di disoccupazione aveva raggiunto il 7,4%. In termini assoluti nella sua rilevazione trimestrale sulle forze di lavoro in Italia, l’Istat certifica che le persone in cerca di lavoro in Trentino passano dalle 15mila del secondo trimestre 2013 a 17mila dello stesso periodo di quest'anno. I disoccupati nel Nord Est invece hanno raggiunto la soglia del 7,3% della forza lavoro (-0,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente).

«I nuovi dati Istat sul mercato del lavoro rappresentano un quadro a luci ed ombre - spiega Franco Ianeselli della Cgil del Trentino - infatti, se il tasso di disoccupazione cresce, allo stesso tempo, si registra per il terzo trimestre consecutivo un aumento del tasso di occupazione su base annua. Questo si traduce in numeri assoluti in un consolidamento del livello di occupati in Trentino intorno a quota 234 mila così come certificato dall’Istat in quest’ultima rilevazione».

A giugno 2013 gli occupati risultavano infatti circa 231mila un saldo positivo quindi di circa 3mila nuovi posti di lavoro creati dal mercato del lavoro locale. Con questi dati il tasso di occupazione su base annua sale seppur di poco: si passa dal 65,3% del secondo trimestre 2013 al 65,6% del secondo trimestre di quest'anno. Inoltre a giugno l’Istat registra ben 251mila persone attive sul mercato del lavoro locale. Per l’assessore al lvoro Alessandro Olivi questi dati dimostrano che quello trentino è un mercato del lavoro in movimento, il che significa che la popolazione è attiva o nel lavoro o nella ricerca di un lavoro. «In Trentino - prosegue l’assessore - non si è determinata una patologia da inattività e scoraggiamento derivante dalla stagnazione del tessuto economico». Gli fa eco il Franco Ianeselli della Cgil che aggiunge: «Ciò testimonia ancora una volta che il mercato del lavoro locale non è bloccato, ma sa creare ancora nuove opportunità di impiego. Questa dinamica va sostenuta da politiche industriali e del lavoro sempre più efficaci che, grazie al concorso della parti sociali, siano in grado di supportare i processi di rigenerazione del tessuto produttivo locale. Sono le politiche di contesto a sostegno dell'innovazione e della crescita economica e quelle per la qualificazione e il ricollocamento dei lavoratori, i due ambiti fondamentali su cui la Provincia autonoma di Trento deve continuare ad investire».

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