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De Felice: «Energie rinnovabili triplicheranno nel Mediterraneo»

«La svolta arriverà dall'idrogeno verde, che potrà essere prodotto proprio grazie all'energia solare e importato anche con i gasdotti già esistenti», ha detto Gregorio De Felice, capo economista di Intesa San Paolo



TRENTO. «Gli ultimi dati della International energy agency (Iea) evidenziano che la crescita della capacità rinnovabile nel Nord Africa e nel Medio Oriente dovrebbe triplicare nel periodo 2022-27 rispetto al quinquennio precedente, raggiungendo i 45 gw di nuove installazioni, soprattutto grazie al solare». Lo ha detto Gregorio De Felice, capo economista di Intesa San Paolo, in occasione dell'incontro "Energia, industria, ambiente: il triangolo strategico del Mediterraneo" al Festival dell'economia di Trento.

«A lungo termine - ha aggiunto De Felice - la svolta arriverà dall'idrogeno verde, che potrà essere prodotto proprio grazie all'energia solare e importato anche con i gasdotti già esistenti. Le sfide comuni potranno trasformarsi in opportunità, nel reciproco interesse e in un'ottica win-win per i Paesi a nord e per quelli a sud del Mediterraneo».
Il Mediterraneo, ha sottolineato il capo economista di Intesa San Paolo, è "sempre più centrale" anche per portualità e logistica, con una sponda sud forte nel settore delle automotive. «Il Marocco - ha detto De Felice - è il primo produttore di auto nel continente africano, e il secondo fornitore nella produzione nella componentistica. Produce oggi 700mila automobili, più di quanto facevamo in Italia nei tempi d'oro». 













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