Coop, un «aiutino» dalla Provincia

Bandi per valorizzare i prodotti del territorio e la manodopera locale. E su negozi e domeniche Rossi lavora a nuove regole



TRENTO. Lavoro e appalti, bandi per valorizzare i prodotti locali, housing sociale, aperture domenicali e programmazione commerciale. È su questi ambiti che Provincia e Cooperazione puntano a rafforzare l’alleanza per dare sostegno al tessuto economico locale e aiutarlo ad agganciare la ripresa. Ieri i presidenti Ugo Rossi e Diego Schelfi hanno firmato un protocollo di collaborazione articolato in 4 macroaree: agricoltura, lavoro e appalti, consumo, credito.

Sul tema dell'agricoltura il protocollo prevede azioni per tutelare e promuovere le produzioni agricole trentine e le tipicità territoriali, sostenendo la commercializzazione dei prodotti e dei marchi cooperativi sui mercati esteri. Per quanto riguarda la filiera corta, il presidente Rossi ha annunciato che la Provincia intende affidarsi allo strumento dei «bandi tipo» in cui Comuni e Comunità di valle potranno, nel rispetto delle norme sulla concorrenza, valorizzare le produzioni locali (anche biologiche) di cui la Cooperazione è uno dei soggetti protagonisti. I bandi tipo saranno utilizzati nei settori dei servizi: mense, ma anche pulizie e frontline. «Le Comunità - ha chiarito Rossi - potranno prevedere dei capitolati di gara che valorizzano al massimo, in termini di punteggio, i prodotti del territorio, ma anche premiare quelle cooperative che offrono maggiori garanzie sull’occupazione e sull’utilizzo di manodopera locale».

Sul fronte caldo del consumo, il protocollo ribadisce «il fondamentale ruolo sociale ed economico svolto dalla cooperazione di consumo, che va salvaguardato», monitorando «il rischio che l’insediamento della grande distribuzione possa portare alla desertificazione commerciale delle periferie». La Provincia si muove lungo un crinale stretto, che fa i conti - ha ricordato il governatore - «con le norme europee sulla concorrenza che sono in agguato». Ma di fronte a Schelfi, che proprio su questo tema aveva richiamato Piazza Dante, sabato a margine dell’assemblea di Federconsumo, Ugo Rossi ieri ha confermato l’impegno della sua giunta a individuare «una via trentina»: «Abbiamo chiesto al governo e alla Commissione dei 12 di lavorare ad una norma di attuazione che ci consenta di tentare una regolamentazione delle aperture domenicali e della programmazione commerciale».

Per quanto riguarda il settore del lavoro e dei servizi, l'accordo concentra l'attenzione sulla «crescita intelligente e sostenibile, sull'inclusione sociale e professionale di persone svantaggiate, prevedendo un forte innalzamento delle soglie di rilevanza comunitaria con riferimento ad appalti di servizi sociali o speciali di tipo sanitario, sociale, assistenziale, educativo e culturale». In materia di credito «si dovrà decidere quali azioni sono da tenere in vita, quali da eliminare e quali da correggere e come. Dentro questa analisi sarà preso in esame l'approccio delle Casse Rurali sia nei confronti delle imprese sia dei privati cittadini che accedono ad un mutuo per l'acquisto della prima casa». E a proposito di casa, Provincia e Cooperazione cercheranno forme di collaborazione che vadano oltre il fondo immobiliare per l’housing sociale, puntando al riutilizzo del patrimonio edilizio esistente e favorendo l’acquisto da parte di cooperative edilizie, ai prezzi dell’housing sociale, di edifici pubblici dismessi per trasformarli in prima abitazione in cooperativa.

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