Agricoltura

Coldiretti, ecco le aziende che hanno fatto della sostenibilità ambientale un vanto

La premiazione di Oscar Green ai giovani agricoltori che hanno puntato sull’innovazione in connubio con la tradizione


Carlo Bridi


TRENTO. La splendida sede del Castello del Buonconsiglio ha ospitato la cerimonia di premiazione della fase regionale della 15ma edizione di Oscar Green, il fortunato concorso lanciato da Coldiretti –  Giovani Impresa con l’obiettivo di premiare prima a livello regionale e poi a livello nazionale i progetti di innovazione messi in atto da giovani imprenditori agricoli nel rispetto della tradizione.

L’assessore Giulia Zanotelli, in apertura dei lavori dopo il saluto del vice sindaco di Trento Roberto Stanchina, ha sottolineato la grande attualità dei temi legati al concorso, come quello della sostenibilità ambientale che non può però essere separata da quella economica. Ma per vincere la scommessa la nuova agricoltura deve poter avvalersi di un sistema di ricerca e sperimentazione che supporti i giovani, che sono resi protagonisti  nel “Tavolo Giovani dell’Agricoltura” che ci assicura di procedere con la velocità che i tempi richiedono.

Il delegato regionale Coldiretti Giovani Impresa, Francesco Vanoli, ha ricordato come l’Oscar punti alla premiazione di un’agricoltura che abbia il giusto connubio fra innovazione e tradizione. Questi premiati sono giovani che si sono reinventati per sfidare le tante difficoltà del momento. Ma Oscar Green vuole essere anche una vetrina per il rilancio del settore primario  giocando in grande.

Prima della proclamazione dei vincitori di quest’anno, si è voluto festeggiare la coppia dei cugini di Nave San Rocco, Federico e Davide che pochi mesi orsono sono stati premiati a Roma con l’Oscar 2020 a livello nazionale nel campo dei progetti di innovazione andando a valorizzare le vecchie varietà di mele con le quali ha prodotto una serie di tipi diversi di sidro, un tipo diverso per ogni varietà ha precisato Federico. I due cugini riattivando una vecchia stalla hanno realizzato un laboratorio di prim’ordine che sta dando risultati di grande soddisfazione anche dal punto di vista economico con il loro progetto: Apple Blood Cider.

L’edizione 2021 era diviso in sei categorie la prima “FARE RETE” è stata vinta dall’azienda agricola Maso Canova con la motivazione che “si tratta di un laboratorio della conoscenza organizzativa in modo emozionale”. Per far interagire i bambini con la natura e gli animali.

Nella categoria “SOSTENIBILITA’ ha vinto l’Azienda Agricola Alpina Farm. Partendo dall’affermazione che sostenibilità ambientale è ormai la parola d’ordine dei modelli  di sviluppo sostenibile, la commissione di valutazione ritiene che il ruolo dell’imprenditore agricolo in questo modello di azienda è centrale per la crescita della comunità: nascono imprese agricole in sintonia con l’ambiente e il territorio. “Questa azienda utilizza colture in grado di migliorare le condizioni del terreno e lo proteggono da parassiti e muffe, si afferma nelle motivazioni”.

Nella categoria “IMPRESA 5.TERRA” il primo premio è andato al “Mas della Grisota”, un’azienda condotta da una coppia di giovani già conosciuti ai lettori del Trentino, in quanto già protagonisti delle storie che raccontiamo domenica dopo domenica. Fra le motivazioni si legge “L’azienda ha deciso di puntare sull’allevamento di mucche di razza grigia alpina, una razza a rischio d’estinzione”.

Per la categoria “NOI PER IL SOCIALE ha vinto l’azienda VintlerHof, un’azienda dell’Alto Adige con la seguente motivazione: “Grazie alle competenze acquisite in tema di agricoltura sociale attraverso uno specifico corso di studio, la titolare dell’azienda ha portato le proprie competenze al servizio della comunità, con progetti diversi di attività agricola applicata all’integrazione lavorativa.

La categoria “CREATIVITÀ” è stata vinta dall’azienda agricola: Principi Attivi Società Semplice Agricola Creatività. La motivazione afferma fra l’altro: “Quality Over Quantity”, una azienda che ha fatto della ricerca della qualità il mantra della ricerca dell’eccellenza, dal seme al trasformato, per garantire al cliente un prodotto buono, sano e genuino.

Molto interessante la categoria “CAMPAGNA AMICA” dove ha vinto l’azienda: Toblino Tartufi. Queste in sintesi le motivazioni: Partendo dalla lettura di documenti storici il titolare Alessio ha scoperto che già nel 1600 in Valle dei Laghi si raccoglievano i tartufi, decise così di riscoprire questa coltura storica. La sua capacità imprenditoriale ha permesso di valorizzare il territorio rendendolo scrigno prezioso di antichi sapori che ci arrivano da lontano nel tempo. Si tratta di un tartufo nero che nei medi di dicembre e gennaio raggiunge il massimo della qualità.

La conclusione al presidente di Coldiretti Gianluca Barbacovi, che ha affermato fra l’altro «questo è un bel momento per parlare del futuro dell’agricoltura trentina puntando sulle opportunità che essa offre adeguatamente supportata però dalla ricerca e dalla sperimentazione della Fbk e della Fem». Ha quindi invitato i giovani ad osare, avendo nel contempo l’attenzione a temi come quello del consumo dei suoli agricoli e della sostenibilità tema questo sul quale il mondo agricolo è impegnato tramite Esat prima e Fem poi da quasi 50 anni.  













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