Case, il mercato è vivo: compravendite a +17,9% 

Presentati ieri i dati della Fimaa. Il periodo buio sembra alle spalle ma pesa ancora l’incertezza. Troppi immobili ancora all’asta (e aggiudicati a poco)



TRENTO. Fimaa Trentino ha presentato ieri i dati sull’andamento del mercato immobiliare relativi al secondo quadrimestre 2018. All’incontro hanno partecipato Severino Rigotti, presidente di Fimaa Trentino coi componenti il direttivo, Paolo Borzaga e Luigi Del Rosso, per l’Agenzia delle Entrate ed il notaio Arcadio Vangelisti dello Studio Notai Associati di Trento. Dagli agenti e dai funzionari è arrivata la conferma che anche per il secondo quadrimestre del 2018 è proseguito il trend positivo delle compravendite immobiliari nella provincia di Trento. Con un aumento del 17,97% complessivo nei primi otto mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo 2017, col mercato che dimostra di mantenersi stabile.

Il periodo “buio” della crisi, tra il 2007 e il 2016, sembra più distante, anche se su cittadini ed imprese, pure in Trentino, pesano incertezza e paura legate al futuro. I dati dell’Agenzia delle Entrate attestano in 2.084 gli atti di compravendita immobiliare residenziale nel periodo maggio-agosto 2018; rispetto al 2017, quando gli atti sono stati 1.669, l’incremento è del 24,86%. Nel primo quadrimestre del 2018 il mercato ha segnato 1.539 atti, mentre nello stesso periodo del 2017 erano stati 1.402. A livello complessivo, quindi, l’incremento da gennaio ad agosto nel 2018 è stato del 17,97%. Un dato che conferma la vivacità del mercato immobiliare, che tuttavia non tiene in considerazione il valore economico degli scambi, drasticamente ridotto a seguito della crisi del periodo 2007-2016; le cifre per gli immobili richiesti spaziano tra 80 e 200 mila euro. “Consigliare senza remore l’investimento nel mattone oggi - spiega Severino Rigotti - è difficile; si fa fatica ad essere precisi coi clienti che chiedono sicurezza sull’investimento”. Con un particolare di non poco conto: il 73% degli italiani possiede la casa ove abita ma la società sta cambiando; per i millennials la casa ha cessato di essere priorità.

Il mercato si muove ma pesa un clima di paura ed insicurezza derivante dalla situazione economica del nostro Paese e pure per le prossime elezioni. Si riscontra positivamente una certa ripresa delle aree edificabili che nel periodo della crisi erano praticamente scomparse dalle trattative. Non dobbiamo dimenticare però che l’anno scorso in Italia sono andati all’asta circa 270 mila immobili e di questi ne sono stati aggiudicati soltanto 80 mila. Il rimanente è ancora sul mercato, con tutte le distorsioni che ciò provoca. Il caso dell’albergo sul monte Bondone è emblematico: da un valore iniziale superiore ai 3 milioni di euro, l’asta è stata aggiudicata con un valore di 180 mila euro”. Numeri tendenzialmente positivi arrivano dal mercato immobiliare turistico, sia per quanto riguarda le vendite che gli affitti; il Garda e Madonna di Campiglio vivono un momento positivo. (c.l.)













Scuola & Ricerca

In primo piano