l’accordo

Aumento di stipendio per i 2 mila dipendenti delle Famiglie cooperative del Trentino

Arrivano anche permessi alle neomamme, incentivi economici ai padri in congedo e facilitazioni per la fecondazione assistita e per i ricongiungimenti familiari. Dal Sasso: "Attenzione ora sul contratto integrativo"



TRENTO. L'accordo per il rinnovo del contratto nazionale nella distribuzione cooperativa in Trentino tocca 2000 dipendenti delle Famiglie cooperative e del Superstore. L'intesa, che prevede un aumento a regime di 240 euro lordi al quarto livello e una tantum di 350 euro riparametrati e riproporzionati per tutte le posizioni, è stata siglata da Confcooperative consumo e utenza, Ancc-coop, Agci settore consumo e dalle organizzazioni sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs. Il rinnovo avrà validità fino al 2027.

Oltre agli aumenti stipendiali - si legge in una nota - l'accordo prevede anche il rafforzamento delle misure a sostegno del welfare dei 60.000 lavoratori italiani coinvolti: permessi aggiuntivi alle neomamme, incentivi economici ai padri che decidono di fruire del congedo facoltativo in alternativa alla madre, facilitazioni per la fecondazione assistita e per i ricongiungimenti familiari. Sono previsti anche congedi e facilitazioni per le donne vittime di violenza ed è stato riconosciuto un mese di congedo retribuito per i malati oncologici al termine del periodo di comporto.

"Giudichiamo in maniera molto positiva l'accordo raggiunto, che colma un gap evidente tra buste paga e aumento del costo della vita dovuto all'inflazione. La nostra attenzione si sposta ora sul contratto integrativo, sul quale si gioca una partita molto delicata sotto il profilo dei costi aziendali. Le nostre Famiglie cooperative svolgono un ruolo sociale insostituibile di mantenimento dei piccoli punti vendita su tutto il territorio. I lavoratori e le lavoratrici sono attori fondamentali per animare e tenere in vita questi negozi, che però devono poter essere gestiti secondo criteri di sostenibilità economica. Siamo impegnati con senso di responsabilità nel ricercare un equilibrio tra costo del lavoro e valore sociale", commenta la vicepresidente della Federazione, settore consumo, Paola Dal Sasso.













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