MUSICA CORALE

Il “ Cima Tosa” si aggiudica il Concorso “Pigarelli”

ARCO. Riuscitissima la prima edizione del Concorso “Pigarelli”, riservato a cori maschili di derivazione popolare. Lo scorso week-end si è concluso il concorso intitolato a Luigi Pigarelli, mitico e...



ARCO. Riuscitissima la prima edizione del Concorso “Pigarelli”, riservato a cori maschili di derivazione popolare. Lo scorso week-end si è concluso il concorso intitolato a Luigi Pigarelli, mitico e geniale “dilettante” del canto popolare trentino e alpino nel 140° della nascita avvenuta a Trento nel 1875 (morto nel 1964). Tale concorso ha radunato a Arco 24 cori in gara e un totale di 3.000 persone provenienti da tutta Italia. Un successo pieno per un evento organizzato dalla Federazione Cori del Trentino che, appena nato, già diventa un punto di riferimento per il mondo corale nazionale. Appuntamento al 2017 con la seconda edizione, tra un biennio. Alla fine della “due giorni” corale i giudizi hanno premiato il Coro Cima Tosa Valli Giudicarie di Fiavè/Stenico che ha preceduto ex aequo il Coro Stelutis Alpinis di Milano (composto interamente da giovani universitari) e il Coro Monte Cusna di Reggio Emilia. Ex aequo anche il terzo posto con i trentini Coro Città di Ala e Coro San Romedio Anaunia di Romeno. 4° classificato il Coro Monte Pallidi di Laives e 5° classificato il Coro Monte Peller di Cles.

La giuria (Giuseppe Calliari, Mario Lanaro, Ferdinando Lorenzi, Fabiana Noro e Mauro Pedrotti) ha ritenuto di esprimere una menzione speciale al direttore Riccardo Lapo del Coro Voci del Pasubio per “il lavoro serio e approfondito con il coro”. Simone Bassi del Coro Stelutis Alpinis è stato premiato quale direttore emergente, mentre la palma del miglior direttore è andata a Piergiorgio Bartoli del Coro Cima Tosa. Buona l'organizzazione del Coro Castel SAT di Arco. Clou del concorso l’esibizione, presso uno stipato Salone delle feste del Casinò di Arco, del Coro della SAT di Trento che ha catalizzato l’entusiasmo delle centinaia di appassionati ponendosi ancora una volta come punto di riferimento della coralità alpina. (g.r.)













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