Tradizioni

“Virtus Cibi Tridentini”, la sfida culinaria fra canederli, orzet e strudel

Ieri, lunedì 27 novembre, i soci delle confraternite dei canederli, dell’orzet e dello strudel, hanno decretato i vincitori della “gara gastronomica” tradizionale. Vittoria per il Ristorante “La Roccia” con i Canederli. “Il Simposio” ha trionfato nella categoria dell’Orzet, mentre l’Osteria “San Rocco” per lo Strudel


Claudio Libera


TRENTO. E’ stato un lungo ma piacevole itinerare fra i ristoranti della città, quello che ha consentito ieri, lunedì 27 novembre, alla giuria fra i soci delle confraternite dei canederli, dell’orzet e dello strudel, di compilare una classifica e consegnare un diploma di vincitori a quei ristoranti che hanno acquisito il miglior gradimento. Ovviamente ad ogni pranzo, dove si gustavano i tre piatti che costituivano le delizie trentine in gara, nelle tavolate c’era solo la giuria presieduta da Nereo Pederzolli, coadiuvato dal Gran Maestro dell’Orzet Paolo Nardelli, dal Gran Maestro della Confraternita dei Canederli Roberto Bortolotti e dal Gran Maestro della Confraternita de lo Strudel Ivo Fadanelli ma anche i membri giurati di volta in volta aggregati, soci delle tre confraternite in veste di palati popolari.

Alle 11 la consegna e proclamazione è avvenuta al Ristorante “La Roccia” di Villazzano, che ha battuto la concorrenza con i Canederli. Alle 14, trasferta e sosta al Ristorante “Il Simposio” di Trento, che ha trionfato nella categoria dell’Orzet. Infine alle 15.30, ultimo evento di festa al Ristorante Osteria “San Rocco” di Sardagna, vincitore per lo Strudel.

La scelta è stata difficile, meditata, vagliata, per indagare sulla storia di ogni piatto e risalire per quanto possibile all’idea originaria di ogni pietanza con rispetto delle tradizioni, della storia e del contesto epocale ed economico dei territori che ne hanno fatto da patria natia. Ottima sempre la analisi dei fattori visivi e gustativi, la ricerca puntuale di gusti e retrogusti, pregi e difetti, la fedeltà alle ricette storiche e loro legami con i contesti territoriali e i prodotti della terra che ne costituiscono materia prima. Ecco quindi che terminata la sfida fra i ristoranti partecipanti, la Giuria ha aperto la cassaforte delle schede che il presidente dell’ Associazione culturale Amici delle Città, Stefano Grassi, fondatore nel 2015 delle Confraternite: Orzet – Strangolapreti – Fasoi en bronzon – Canederli e Strudel, ideatore ed organizzatore della Gran Tenzone tra i ristoratori di Trento, aveva gelosamente conservato e con un “calcolo ragionieristico”, si sono potuti decretare i vincitori e scoprire, con un pizzico di sorpresa e di piacere, che ogni piatto vincente ha alle spalle una sede ed un culla diversa, anche se il plauso va a tutti i locali, a tutti i cuochi per aver accettato la sfida, essersi impegnati con professionalità ed accettato di essere giudicati, da una giuria popolare a volte imbarazzata ma che, con grande rispetto, ha fatto sintesi di gusti e giudizi, anche visivi, che spesso hanno sancito solo differenze minimali ed impercettibili.

Bravi a tutti anche per cortesia ed ospitalità ed un grande auspicio che in Trentino si possano gustare i piatti della tradizione con orgoglio e consapevolezza, sapendo che nutrirsi coi cibi che hanno fatto la nostra storia e la “sopravvivenza di un popolo” è rendere omaggio a ciò che siamo.













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Claudio Libera