Studenti al lavoro accanto ai ricercatori 

Borgo, in tre del Degasperi sono stati due mesi e mezzo a Berna grazie a una borsa di studio, un altro al Cern di Ginevra


di Marika Caumo


BORGO. Un'esperienza formativa, umana prima che didattica e curricolare, eccezionale. E' l'alternanza scuola -lavoro che ha visto quattro studenti dell'Istituto Degasperi di Borgo lavorare fianco a fianco con i massimi ricercatori nei due più famosi e accreditati "templi" della fisica internazionale: l’Albert Einstein Center for Fundamental Physics dell’Università di Berna e il Cern di Ginevra.

Il tutto è partito durante lo scorso anno scolastico, in occasione dell’incontro con il professor Antonio Ereditato, direttore del centro di ricerca di Berna, intervenuto nell'ambito della rassegna “Pomeriggi da romanzo”. «Lì è nata la proposta del professor Ereditato di mettere a disposizione tre borse di studio per altrettanti studenti del Degasperi, tra i più meritevoli e motivati», spiega la docente Monica Ropele, che ha seguito il percorso dei ragazzi.

La scuola ha selezionato gli studenti in base ai meriti scolastici nelle discipline scientifiche, organizzando alcune lezioni di approfondimento ed infine un colloquio in videoconferenza con il fisico italiano. La commissione ha stilato una graduatoria da cui sono usciti i tre nomi: Lorenzo Casata e Nicola Pompermaier della 5° liceo delle scienze applicate e Alice Capra, della 5° liceo scientifico. Per loro l'esperienza di due mesi e mezzo nel centro di ricerca di Berna, da giugno ad agosto 2018, toccando con mano la ricerca nel campo della fisica delle particelle elementari. «Sono stati affiancati ai ricercatori e hanno contribuito alla costruzione di parti di un rivelatore di particelle, che verrà utilizzato in un esperimento al Fermilab di Chicago, negli Stati Uniti», precisa il dirigente Paolo Pendenza. «Un’esperienza fantastica da più punti di vista, un’esperienza di vita importante. E' stato entusiasmante vedere dal vivo questa realtà, più bella di quello che immaginavo», spiega Lorenzo, che grazie a questa possibilità ha deciso quale sarà il suo futuro: continuerà nel campo della fisica. Anche per Nicola i mesi trascorsi a Berna sono andati oltre le aspettative: «Avevo un idea della figura dello scienziato completamente diversa: persone stupende, abbiamo imparato molto e ci siamo divertiti nel farlo. Quanto appreso ci sta tornando utile quest'anno», racconta; anche lui proseguirà nel campo scientifico, ma è più orientato verso la chimica . «E' stata un esperienza che mi ha lasciato molto a livello umano e di conoscenze, il campo della ricerca mi interessa e voglio approfondirlo negli anni», prosegue Alice, che è indecisa tra matematica o fisica. Il loro impegno, la preparazione, l'interesse e la motivazione sono stati giudicati eccellenti dal centro di ricerca, tanto che il professor Ereditato ha dato la propria disponibilità ad accogliere quest'estate un altro studente a cui sarà assegnata una borsa di studio. A breve partiranno le selezioni all'interno dell'istituto scolastico.

Altra esperienza sempre nel campo della ricerca, è quella di Samuele Ropelato, iscritto al liceo delle scienze applicate: di propria iniziativa è riuscito a trovare un ricercatore del Cern disponibile ad accoglierlo per due settimane di stage. La scuola ha firmato una convenzione di alternanza scuola -l avoro e il ragazzo ha potuto affiancare i ricercatori che a Ginevra progettano e costruiscono prototipi di dispositivi meccanici i quali, inseriti negli acceleratori di particelle, ne controllano il funzionamento. Ha collaborato nella rilevazione di misure e ha visitato i laboratori più esclusivi dell’esperimento Atlas e la sala di controllo del Cern, “la stanza dei bottoni”. «E' stato fantastico. Volevo fare qualcosa sull'informatica, ma ora ho cambiato idea, sono stato a stretto contatto con la meccanica e nel mio futuro vedo l'ingegneria meccanica», racconta. Al Cern molto probabilmente ci tornerà anche questa estate.













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