Quaere, torna l’allarme rumori 

Levico Terme. Il Comune ha rivisto l’ordinanza che impediva ai mezzi pesanti della Edilpavimentazioni di attraversare la frazione dalle 18 alle 6 del mattino. Sester (Consulta): «È un passo indietro, ora è rischio il diritto alla quiete pubblica»


Franco Zadra


Levico terme. Sono trascorsi sei mesi dall’assemblea cittadina convocata dalla consulta di Quaere per cercare di trovare una soluzione a rumori, polveri, e odori, che richiedevano, allora come cinque anni prima un confronto aperto con la Edilpavimentazioni, azienda vista dal vicinato come la maggiore fonte di tali disagi.

La vicenda

La Edilpavimentazioni di Marilena Viola, con sede legale a Lavis, è impegnata a Quaere - in un contesto territoriale incluso nella definizione di prima e unica destinazione certificata per il turismo sostenibile a livello mondiale secondo i criteri Gstc, conquistata nel giugno 2019 -, nella costruzione di strade e altri lavori stradali, ma anche nella fabbricazione di emulsioni di bitume, catrame, e leganti per uso stradale, imballaggio e confezionamento di materiale bituminoso, che nelle definizioni merceologiche corrisponde a “rifiuti speciali non pericolosi”. L’assemblea della Consulta, forte di una sottoscrizione di ben 168 richiedenti, molti più dei soli residenti di Quaere che vi erano rappresentati nella quasi totalità, aveva mosso i servizi provinciali a rilasciare una nuova Autorizzazione unica territoriale (Aut) rispetto a quella datata 5 giugno 2019, il 12 maggio di quest’anno, con nuove prescrizioni e raccomandazioni che l’azienda era tenuta a implementare per continuare la propria produzione industriale, tenendo conto anche «delle molteplici segnalazioni dei residenti, della conclamata e notoria situazione del disturbo olfattivo riconducibile all’attività dell’impianto della Edilpavimentazioni srl».

I provvedimenti

Da parte dell’amministrazione comunale era seguita una ordinanza datata 15 novembre 2019, stesso giorno dell’assemblea, emessa «per ridurre il transito dei mezzi pesanti in via per Vezzena», impedendo di fatto, non solo a Edilpavimentazioni, ma anche alle altre ditte della zona, di transitare con mezzi pesanti a partire dalle 18 fino alle 6 del mattino. «Ma i mezzi pesanti – dice Alessandro Sester, referente della Consulta di Quaere – transitavano egualmente anche a notte inoltrata». Dopo quella prima ordinanza, il Comune, come dovuto per l’iter della nuova Aut, ha rilasciato il «nulla osta in merito alle emissioni sonore derivanti dalle attività» della ditta, e ultimamente ha emesso una nuova ordinanza, la 57/2020, «verificato che tali limitazioni (della prima ordinanza, ndr) hanno creato delle problematiche alle ditte presenti in tale via», e tenendo in «considerazione la necessità di adottare parziali provvedimenti in materia di circolazione stradale per ridurre tale disagio». Un nuovo «divieto di transito ai mezzi pesanti con massa a pieno carico superiore a 7,5 t», messo in ossimoro nello stesso documento con la sottolineatura in neretto di «viene consentito il rientro in sede, anche dopo le 18, dei soli mezzi di proprietà delle ditte aventi sede in via per Vezzena».

Consulta in disaccordo

«Un passo indietro – dice Sester – dell’amministrazione, rispetto alla prima ordinanza, che non tutela il diritto alla quiete pubblica dei cittadini». «Questo non vuol dire – dice Moreno Peruzzi, assessore alla viabilità – che possono rientrare dalle 18 alle 6 del mattino quando vogliono. Abbiamo spiegato e condiviso con loro e con la Consulta che il rientro è strettamente collegato al fatto che gli operai devono ricoverare i mezzi dell’azienda e recuperare i propri per rientrare a casa, in un orario che si prevede fino alle 19 o massimo le 20. Per il rientro da cantieri notturni, ci siamo accordati che i mezzi andranno parcheggiati all’entrata del paese senza entrare nel centro abitato». Il perché queste indicazioni non siano scritte nell’ordinanza che di fatto annulla i divieti della precedente, «dipende dal fatto – spiega Peruzzi – che non so se si può scrivere una indicazione particolare che tocca articoli del codice della strada o altro. Se ci saranno segnalati rientri notturni, nulla vieta di rifare l’ordinanza in modo più restrittivo».













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