Primiero ha il masterplan per guardare lontano 

Il documento di indirizzo. Frutto della collaborazione di un gruppo di giovani professionisti  Avrà lo scopo di coordinare gli interventi di riqualificazione degli spazi pubblici del Comune


Raffaele Bonaccorso


Primiero. Il Comune di Primiero San Martino di Castrozza ha ora il suo “Masterplan” e cioè una sorta di documento di indirizzo strategico che ha lo scopo di coordinare gli interventi, in questo caso, di riqualificazione degli spazi pubblici del Comune. In seguito alla fusione dei Comuni dell'Alto Primiero, tale strumento diviene ancora più strategico in quanto permette finalmente di operare sulla base di una lettura complessiva ed unitaria del territorio. «Un territorio che – si legge nella relazione accompagnatoria – fatte salve le peculiarità dei diversi nuclei urbani che lo compongono, si basa su una fitta rete di relazioni che meritano di essere comprese e valorizzate a livello globale e non più frammentario o incompleto».

Sulla base di queste premesse nasce il Masterplan, frutto della collaborazione di un gruppo di giovani professionisti. Il coordinamento del gruppo è stato affidato agli studi trentini di architettura e paesaggio “Campomarzio” ed “Analogo”, affiancati nel loro lavoro dai giovani professionisti locali Michel Gaier, Matteo Poletti, Lucia Pradel e Tiziana Scalet e come referente del Comune, l’ingegnere Andrea Simon; come di capisce si è trattato di avere un punto di vista esterno, ma coadiuvato da professionalità operanti a livello locale e pertanto in relazione con il territorio. Il Masterplan rappresenta quindi uno strumento estremamente prezioso che ora, dopo la presentazione con una apposita riunione in Comune, è a disposizione dell'amministrazione comunale e che, trattandosi di un lavoro con una prospettiva a lungo termine, lo sarà anche per quelle che verranno.

Un Masterplan di lungo respiro, quindi, che tenta di individuare una metodologia di lavoro capace di identificare ambiti di azione e strategie di intervento adeguate. Nella prima fase è stata effettuata una analisi dell’evoluzione morfologica dei diversi insediamenti e ricerca storica sui differenti usi degli spazi nel passato, attraverso sopralluoghi nei diversi ambiti comunali e l’individuazione di criticità e potenzialità di ogni singolo abitato. Nella seconda fase sono stati individuati gli interventi da attuare nei singoli ambiti, definite le linee guida d’intervento in merito a soluzioni di arredo urbano, di dettagli costruttivi e di materiali da impiegare. Nella terza fase sono stati approntati elaborati finali, con tavole di inquadramento degli interventi all’interno del territorio comunale e approfondimenti specifici delle aree oggetto di riqualificazione.

Il territorio è stato quindi suddiviso in tre ambiti: il primo riguarda Fiera, Pieve, Transacqua e Ormanico; il secondo Siror, Tonadico e Nolesca; il terzo, San Martino di Castrozza. Per ogni ambito sono stati individuate le linee di intervento possibili come, parcheggi di attestamento, rete ciclabile, percorsi pedonali, viabilità principale esistente e proposte di modifiche, parco fluviale che si estende lungo il torrente Cismon e a San Martino di Castrozza, dove si prevede il miglioramento degli spazi pedonali ai margini della strada provinciale tra il condominio Sass Maor e Piazza Fincato, mentre è già realizzato il progetto di risistemazione del Parco Plank, con il miglioramento dei percorsi pedonali.













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