Per una scolara dodicenne il trasporto pubblico è a metà

Castello tesino. L’inizio delle lezioni è ormai alle porte e per i genitori lavoratori ritorna impellente il problema del trasporto a scuola dei propri figli. Per ovviare a questo tipo di...



Castello tesino. L’inizio delle lezioni è ormai alle porte e per i genitori lavoratori ritorna impellente il problema del trasporto a scuola dei propri figli. Per ovviare a questo tipo di inconveniente già da qualche anno è stato attivato anche in Tesino un servizio di bus-navetta gestito dal Servizio trasporti pubblici della Provincia che giornalmente si occupa dell’accompagnamento degli alunni presso le due diverse sedi scolastiche della Conca: le scuole elementari di Pieve e le medie di Castello.

Tutto normale fin qui, non fosse che da quest’anno una “singola” alunna dodicenne non potrà usufruire del servizio di trasporto pubblico per il “solo” viaggio di andata.

La denuncia

«La motivazione ufficiale – spiega la mamma Sonia Balduzzo – risiede nel difetto del requisito di distanza minima tra l’edificio scolastico e la nostra abitazione che dalla normativa vigente è previsto in 1 km. Poche decine di metri in realtà, ciò nonostante il viaggio di ritorno ci viene garantito. Capisco che le regole sono regole, tuttavia, negare ad un’unica ragazzina la possibilità di viaggiare accompagnata mi pare davvero eccessivo. Il vero problema è che il bus-navetta utilizzato per il trasporto degli alunni non è grande a sufficienza per trasportarli tutti: 9 posti per 10 studenti. Da qui il diniego per il solo percorso mattutino perché nel pomeriggio, con meno ragazzi da caricare, il passaggio in qualche modo salta fuori. Sono una madre lavoratrice e non possedendo un’auto che, quantomeno, mi consentirebbe di non lasciare a piedi mia figlia mi ritrovo costretta ad appellarmi al buon senso di chi gestisce tali trasporti chiedendo di trovare il modo per consentirmi di usufruire del bus-navetta anche durante il tragitto di andata».

La replica del sindaco

«Trattandosi di un servizio pubblico – aggiunge il sindaco di Castello Tesino Ivan Boso – ritengo che l’accompagnamento di questa bambina dovrebbe comunque essere garantito. Il rischio non è solo quello di penalizzare oltremodo la famiglia, ma soprattutto quello di discriminare l’alunna anche agli occhi degli altri ragazzini. Pertanto, mi accodo, in quanto primo cittadino, all’appello lanciato dalla mamma chiedendo al Servizio di riuscire a trovare celermente un modo per risolvere tale situazione. Certo è che modificando il tragitto del bus navetta la soluzione sarebbe davvero a portata di mano». FA.F.













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