Palazzo Scopoli arriva dal ministro 

Primiero, interrogazione di Fraccaro alla Camera sulla petizione per l’edificio



PRIMIERO. E’ arrivata al parlamento italiano la questione legata alla petizione popolare sottofirmata da circa 300 cittadini di Primiero che poneva all’attenzione dell’amministrazione comunale il problema della futura destinazione del Palazzo Scopoli di Tonadico. A presentare un’interrogazione al Ministro dei beni e delle attività culturali e al Ministro dell'interno, è stato l’onorevole Riccardo Fraccaro del Movimento 5 Stelle. Nell’interrogazione si fa riferimento proprio alla «petizione popolare per la salvaguardia di Palazzo Scopoli, edificio che l'amministrazione in carica vorrebbe alterare con la realizzazione di una cucina per utilizzarlo come struttura ricettiva per eventi enogastronomici rinominandolo “Casa del cibo”. Il 16 novembre scorso il referente dei firmatari invitava il sindaco ad assumere una pubblica posizione. L'invito veniva notificato per conoscenza anche al difensore civico e all'assessore alla cultura della Provincia. In esito alla comunicazione, il difensore civico interveniva tempestivamente nei confronti del Comunale raccomandando di attenersi alle disposizioni statutarie e di dare risposta alle problematiche esposte nella petizione, ma fino al 16 gennaio 2018 nulla è avvenuto».

L’onorevole Fraccaro dopo aver riportato una serie di esempi di mancate risposte a petizioni da parte di diversi enti locali del Trentino, scrive che «nonostante il diritto dei cittadini a partecipare alla gestione degli affari pubblici faccia parte dei principi democratici comuni a tutti gli Stati europei, sia sancito dalla Costituzione, dalla Carta europea dell'autonomia locale, nonché da testo unico degli enti locali, pare che nelle province autonome non siano previste misure per vigilare e per garantire il pieno esercizio del diritto di petizione a livello comunale». Ecco quindi che interroga il Ministro se sia «a conoscenza dei fatti indicati e quali iniziative di competenza intenda adottare per favorire una piena realizzazione dei diritti di partecipazione dei cittadini, con particolare riferimento al diritto di petizione, assicurando i livelli democratici essenziali nel governo degli enti locali».













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