il presidente dell’apsp aldo tomaselli 

«Nuova casa pronta, speriamo di entrarci entro settembre»

CASTEL IVANO. «Il nostro obiettivo è riuscire ad entrare a fine settembre ma stiamo lottando con la burocrazia». Aldo Tomaselli è fiducioso. La nuova Apsp, che sorge appena a valle della palazzina...



CASTEL IVANO. «Il nostro obiettivo è riuscire ad entrare a fine settembre ma stiamo lottando con la burocrazia».

Aldo Tomaselli è fiducioso. La nuova Apsp, che sorge appena a valle della palazzina attuale, è quasi pronta. Mancano gli arredi, parco e finiture esterne. E le ultime carte, tra autorizzazioni e agibilità. Una struttura che è stata realizzata dalla Collini spa di Trento, i cui lavori sono terminati nel 2017.

«Tra lavori e spese tecniche parliamo di 13milioni di euro. Lavori cominciati nel 2013 e terminati lo scorso anno, rispettando i tempi», commenta soddisfatto il direttore. A questi si aggiungono 1.4 milioni per l'arredamento, oggetto di numerosi appalti. Molti in corso.

«Abbiamo tre lotti da 200mila euro circa ciascuno che riguardano l'arredo delle stanze, i letti ospedalieri e la cucina. Poi ci sono una quindicina di altre selezioni più piccole, dalla lavanderia alle sale da pranzo, eccetera», prosegue Saggiorato.

La nuova struttura ospita 90 posti letto di cui 10 del nucleo Alzheimer, conta su un nuovo parcheggio tra via Borgo Allocco e via Degol dedicato ai portatori d'handicap ed ha un accesso protetto per le ambulanze che entrano direttamente nel grande garage dove si trova il caricalettighe. All'esterno un grande giardino, il percorso per il nucleo Alzheimer e una palestra per la fisioterapia all'aria aperta. Dentro tanta luce e grandi spazi. Ed una volta entrata in funzione la nuova Apsp, che ne sarà di quella attuale?

«Inizialmente, parlo di 10 anni fa, questa struttura avrebbe dovuto essere abbattuta quasi totalmente. Da oltre un anno è in corso un colloquio tra Apsp, Comune, Comunità di Valle e Provincia per capire se ci sono le condizioni per una riconversione parziale dell'edificio», precisa il direttore. Tempi e bisogni infatti in questi anni sono cambiati. «Abbiamo presentato un progetto, vedremo insieme agli altri interlocutori gli sviluppi futuri», conclude il presidente. (m.c.)













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