L'INTERVISTA gianni beretta sindaco di levico terme 

«Mi godo da spettatore  l’attesa del 3 maggio» 

Sei mesi di amministrazione. Sulla gestione associata, promossa dalla vicesindaco Cestele di Novaledo, il primo cittadino levicense auspica l’intervento della Provincia


Franco Zadra


Levico terme. Per molti sindaci, a quattro mesi dal 3 maggio, questo è un tempo che richiama l’immagine di chi è in mezzo al guado, e spera, e non sa ancora, se arriverà all’altra riva di un nuovo mandato. Una condizione che il sindaco, Gianni Beretta, con pochissimi altri, può «godersi tranquillamente da spettatore», almeno, presumibilmente, fino al 2025. È comunque un tempo nel quale, trascorsi sei mesi dall’insediamento, è opportuna una comunicazione su alcuni temi scelti dal mazzo della miriade di problematiche di “ordinaria amministrazione”.

Con il sindaco Beretta parliamo quindi della gestione associata con il Comune di Novaledo, molto ben vista dalla vicesindaco Barbara Cestele che si augura, annunciando la sua ricandidatura, di poterla portare avanti anche nella prossima legislatura che uscirà a maggio dalle urne. «Credo che la gestione associata – ha detto Cestele – sia stata una scelta indovinata che ha permesso di portare a termine diversi lavori. La collaborazione tra i dipendenti è stata sempre molto propizia. La politica è un’altra cosa e le divisioni territoriali sono solo disegni sulla carta, mentre le collaborazioni vanno oltre e portano beneficio a tutti».

«La gestione associata con Novaledo – ha detto Beretta – provoca certamente dei rallentamenti all’interno della struttura comunale, in alcuni uffici più che in altri, e rimane un lavoro in più che bisogna fare. Se si considera il regime di blocco delle assunzioni non è semplice gestire un Comune, se poi si deve pensare anche a un altro le cose si complicano, e il rischio di lasciare indietro alcune nostre pratiche c’è. Parleremo anche con la politica provinciale per capire se c’è la volontà di aiutare queste gestioni associate, oppure se dobbiamo trovare noi delle soluzioni. Dobbiamo pensare in primis al nostro Comune».

Altro argomento è la commissione redazionale del notiziario Levico Notizie, sciolta nell’ultimo consiglio comunale per vizi di forma riscontrati nelle modalità elettive dei suoi membri. «Le regole – ha detto Beretta – prevedevano delle candidature discusse all’interno della riunione dei capigruppo, cosa che non si è fatta perché non c’erano in quel momento le candidature di tutti. Nel mese di febbraio ci sarà quindi l’elezione della nuova commissione redazionale. Commissione che avrà l’autonomia di proporre anche nuovi mezzi alternativi alla stampa del periodico, attraverso anche i Social e con una cadenza più adeguata a migliorare la comunicazione al cittadino».

Infine, il sindaco parla della Consulta degli stranieri, l’elezione della quale era andata deserta per decorrenza dei termini di presentazione delle candidature che pure c’erano, come Giustina Claudatus, cittadina levicense da otto anni, di doppia nazionalità, greca e americana, che dalle pagine del Trentino chiedeva un incontro con il sindaco per una dilazione dei termini. «Se il regolamento lo permette – ha detto il sindaco -, volentieri accoglieremo questa richiesta poiché quando le persone si mettono a disposizione, portando problematiche o soluzioni, non vedo perché dovremmo dire di no».













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