“Meto” al traguardo dell’ultima gara 

Lutto in Val di Primiero. Giacomo Gaio è morto martedì in ospedale a Feltre. Aveva 85 anni e per 40 è stato allenatore di sci di fondo. Ha fatto crescere molti giovani e tra essi tanti campioni. Il funerale sabato mattina, nella chiesa di Fiera


RAFFAELE BONACCORSO


Primiero. “Meto” ci ha lasciati. Sapevamo che era in ospedale a Feltre e martedì sera è arrivata la notizia che questa volta non ce l’ha fatta a vincere la gara. Giacomo Gaio, per tutti “Meto”, 85 anni, maresciallo della Finanza ormai da anni in congedo, Cavaliere della Repubblica, ha rappresentato una vera e propria icona per il mondo dello sci di fondo nella Valle di Primiero.

Da atleta a preparatore

Prima come atleta, tra le fila delle Fiamme Gialle e successivamente per tanti anni come tecnico allenatore, ha fatto crescere tanti giovani avviandoli allo sport e tanti di essi sono diventati campioni. Entrato nel gruppo sportivo della Finanza vi rimase per 6 anni sfiorando anche la convocazione per le Olimpiadi del 1956. Fatto il corso sottufficiali, prima a Tarvisio poi a Primiero si mise a disposizione per allenare i più giovani.

Us Val Cismon

Lo sci di fondo nei suoi primi anni di attività a Primiero non era particolarmente sviluppato, ma c’erano tanti ragazzi appassionati e così “Meto” decise di scrivere a tutti i sindaci dei Comuni per aiutare economicamente lo sviluppo della sezione fondo. E così fu. In poche stagioni giunsero importanti risultati, come vittorie ai Giochi della Gioventù, titoli italiani fra gli allievi e nelle altre categorie. Grazie anche al lavoro di “Meto”, nacque nel 1965 l’allora Unione sportiva Val Cismon che sarebbe diventata Us Primiero.

Tecnico della Fisi

Con lui e alcuni suoi collaboratori si formò in Primiero un vivaio importante e verso la fine degli anni ‘80, riconoscendo il suo valore di preparatore sportivo Gaio venne chiamato come allenatore del Comitato Trentino della Fisi per otto anni, continuando comunque ad allenare i fondisti primierotti. Tornato in valle a seguire lo sci nordico, diventò un punto di riferimento ancora per molti anni per l’Us Primiero, seguendo le categorie dei più piccoli, allenando intere generazioni di fondisti primierotti da San Martino di Castrozza ad Imer, fino al Vanoi.

Come allenatore delle categorie più giovani, Giacomo Gaio “era uno spettacolo”: lungo la pista di fondo di Passo Creda che si snoda al di là della strada, davanti all’agriturismo, era un’attrazione per i tanti turisti che uscivano dal locale; attirati dalla voce stentorea di “Meto” si fermavano, attraversavano la strada e andavano a vedere tutti quei ragazzi che pendevano dalle labbra dell’allenatore; in una sorta di gioco, riusciva a “conquistare” tutti. «Non così … giù quelle gambe…forza, ancora una volta, un altro giro ed hai finito…». E poi gli abbracci dei ragazzi. Lo si sentiva per tutta la pista e soprattutto loro, i ragazzi, erano felici di assecondarlo con convinzione. Chi lo ha avuto come allenatore, ma anche i genitori, si ricorderanno del “Meto” per tutta la vita.

La carica di presidente onorario dell’Us Primiero nel maggio 2017 è stata il coronamento di una fantastica carriera che lo ha reso una vera e propria “istituzione” in ambito sportivo locale.

I funerali si terranno sabato, alle 10.30, nella chiesa arcipretale di Fiera di Primiero.













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